Europei, cresce l'azzurro

Attimi di tensione in mattinata, gli atleti italiani avevano minacciato il silenzio stampa Attimi di tensione in mattinata, gli atleti italiani avevano minacciato il silenzio stampa Europei, cresce l'azzurro Bene Iapichino, D'Urso eJBenvenuti HELSINKI DAL NOSTRO INVIATO Benvenuti e D'Urso mostrano buona sicurezza nelle batterie degli 800 e promettono di battersi, come da pronostico, per le medaglie; Iapichino eguaglia il suo recente primato (5,70) del salto con l'asta mentre Lambruschini (con Carosi legittimo pretendente all'argento) si prepara ad affrontare la finale odierna che può, finalmente, dargli una vittoria strameritata - lui, il keniano d'Italia delle siepi - in un campionato. E con gli azzurri che lottano per le medaglie sembrano finalmente placarsi le tensioni degli ultimi giorni, sfociate ieri in un documento degli atleti azzurri che chiedono «si torni a parlare semplicemente delle nostre prestazioni, buone o cattive che siano, senza dover trovare ad ogni costo il motivo per uno scandalo». Ma andiamo con ordine. Mattina molto movimentata, quella di ieri al villaggio di Otaniemi. Dapprima le infondate accuse di razzismo, quindi la ricostruzione della lite tra Madonia e Saber con toni lontani dal descrivere realisticamente lo screzio che c'è stato, hanno indotto qualcuno degli azzurri a proporre ai compagni di attuare il silenzio stampa. Formalmente rinviato a dopo una riunione generale in programma nel primo pomeriggio e di fatto attuato immediatamente, visto che nessuno si presentava nella zona abituale delle interviste. Poi, dopo la riunione, il chiarimento finale. Da parte del presidente Gola che ha invitato a stemperare le tensioni ricordando l'indagine fatta in seno alla squadra per accertare che non esistessero discriminazioni nei confronti di Saber e che ha lodato lo spirito degli azzurri, pronti a far quadrato nel momento in cui si sono sentiti offesi da quanto pubblicato su qualche giornale. Quindi il comunicato degli atleti, illustrato da Di Napoli e Orlandi, in cui si ribadisce che «in seguito alle accuse di razzismo ricevute gratuitamente e inerenti al "caso Saber", ci siamo sentiti profondamente offesi e scandalizzati per le gravità e la falsità di queste. Mai come in questo periodo ci siamo ritrovati fortemente uniti da vincoli di amicizia e di rispetto» e prosegue sostenendo che le polemiche «hanno stravolto il clima di serenità che si era instaurato tra noi». Insomma una sorta di «j'accuse» indiscriminato che, pur nel lodevole tentativo di ristabilire l'armonia, non tiene conto dell'attuale scollamento in seno alla federazione, reale causa a nostro avviso di tensioni e primo responsabile della mancanza di riferimenti con conseguente difficoltà a gestire le situazioni. Siamo comunque d'accordo che sia molto più opportuno parlare delle gare, specie nel giorno in cui sono venute ottime indicazioni dagli ottocentisti. E non soltanto. Dapprima Benvenuti, con un paio di cambi di ritmo, ha ottimamente impressionato nella sua batteria. Il veneto ha mostrato grande autorità nel gestire la gara così come D'Urso che, alla fine della fase eliminatoria, vanta il miglior tempo. Discreto anche Cadoni mentre il temuto norvegese Rodai più che altro si è nascosto, piazzandosi terzo nella sua serie. Certo le semifinali di oggi saranno ulteriormente chiarificatrici, ma intanto possiamo essere soddisfatti per quelli che sono i presupposti. Soddisfatti per Iapichino che, pur non ottenendo un piazzamento di rilievo nella finale del salto con l'asta, ha quanto meno eguagliato, nonostante un fastidioso vento trasversale, il limite che aveva stabilito il 31 luglio a Sestriere. E, come quel giorno, doppia festa in famiglia visto che la moglie, Fiona May, ha centrato al primo salto la qualificazione per la finale del lungo. Peccato poi che Iapichino abbia fallito d'un soffio i 5,80 che gli avrebbero oltretutto garantito un posto tra i primi sei in una gara nobilitata dai 6 metri superati da Gataullin. Il russo è così volato per la settima volta oltre al «muro» che soltanto lui e soprattutto Bubka (per ben 39 volte) hanno superato. Ed è stata, nonostante l'assenza del «gabbiano» Sergei, finale molto valida, grazie anche all'altro russo Trandenkov e ai francesi Galfione e Collet, la cui abitudine di «tenere» l'asticella con la mano è quanto meno spettacolare, pur se eticamente non troppo corretta. Secondo pronostico la finale femminile dei 400 piani con il successo della graziosissima francese Jo-Jo Perec, mentre nel giro di pista maschile l'inglese Roger Black ha fallito la conquista del terzo titolo individuale consecutivo per un soffio, battuto dal connazionale di colore Ladejo. Per concludere, dopo gli annunci di doping relativi ai mesi scorsi, ieri si è avuto il primo caso di positività agli Europei: è della bulgara Bozhanova, quarta nel triplo, che è stata naturalmente depennata dalla classifica della gara e sospesa in attesa di squalifica. Giorgio Barberis Il russo Gataullin oltre i 6 m nell'asta Nei 400 Perec d'oro sconfìtto Black I TITOLI IN PALIO OGGI (nell'ordine, i record mondiale, europeo e italiano) 110 HS Jackson (Gbr) 12"91 - E. Ottoz 13"46; 3000 SIEPI Kiptanui (Ken) 8'02"08 - Mahmoud (Fra) 8'07"62 - Panetta 8'08"57; 400 HS F Gunnell (Gbr) 52"74 - Trojer 55"42; LUNGO F Chistvakova (Urs) 7,52 - May 6,95; GIAVELLOTTO Y Felke (Ddr) 80,00 - Quintavalla 67,20; ORARI (ora italiana, tra parentesi MATTINO 8,30: decathlon (100) e disco (qual.-Fortuna) 9 —: alto F (qual.-Bevilacqua) 9,40: decathlon (lungo) 11,40: decathlon (peso) TV TV - RAITRE (diretta) dalle 17 alle 18,50; RAIUN0 (diretta) dalle 18,50 alle 19,50; MONTECARLO (diretta) dalle 9,30 alle 11,50, dalle 16 alle 18,45 e dalle 19 alle 22,30. gli azzurri in gara) POMERIGGIO 15,40: decathlon (alto) 15,50: peso (qua!-Dal Soglio, Fantini) 17,15: lungo F (tin.-May) 17,20:110 HS (semit.-Ottoz) 17,45: 800 (semif.-Benvenuti, Cadoni, D'Urso) 17,50: giavellotto F (fin.) -18,10: 400 HS F (fin.) -18,25:3000 siepi (fin.-Carosi, Lambruschini e Panetta) 18,50: decathlon (400) - 19,30: 110 HS (fin.)-19.50:1500 F J HELSINKI '94 Con un colpo di astuzia il francese Collet trattiene l'asticella con la mano impedendole di cadere; il salto a 5,80 è stato ritenuto valido

Luoghi citati: Ddr, Helsinki, Italia, Montecarlo, Sestriere