«Case deprezzate? Colpa dei nomadi» di Fabio Pozzo

«Case deprezzate? Colpa dei nomadi» Dodici famiglie Rom espulse dalla città e scortate fino all'autostrada «Case deprezzate? Colpa dei nomadi» Cacciati da Rapallo: rovinano il mercato immobiliare CROCIATA IN LIGURIA LRAPALLO A ricca e turistica Riviera ligure di Levante non vuole gli zingari e li scaccia. Perché «sono quasi tutti ladri», perché «disturbano i turisti e i commercianti» e perché oltretutto laddove si accampano «fanno crollare il mercato immobiliare». E così l'altro ieri, a Rapallo, dodici nuclei familiari di nomadi sono stati fatti sloggiare da un piazzale dai vigili urbani, e scortati sino al casello autostradale. Un blitz che il sindaco Gian Nicola Amoretti, ex democristiano oggi indipendente, avvocato, consigliere politico del duca Amedeo d'Aosta, ha giustificato così: «Questo piazzale non è attrezzato ad accogliere questo tipo di comunità, non essendo dotato nemmeno dei più elementari servizi igienici. E' invece destinato alla sosfa di camion e altri mezzi pesanti». Diplomatico, Amoretti, ma anche deciso: «E' stato un intervento molto efficace. Ne seguiranno altri, se necessario». A Rapallo la questione zingari è l'argomento del giorno. A lanciare l'allarme è stato il consigliere comunale di An-msi, Vincenzo Gubitosi, che ha parlato di una «città dove i nomadi dilagano, assediando i turisti e i commercianti, creando tensioni e timori». Zingari che per il consigliere «protestano se l'obolo non è ricco, occupano le strade in pieno centro e invadono addirittura il palazzo municipale, trasformano bimbi di pochi mesi in miseri fagotti abbandonati sui marciapiedi per strappare con la pietà qualche migliaia di lire». Gubitosi si è rivolto al sindaco, invitandolo ad applicare severamente la legge. A partire da quella sulla tutela dei minori, che prevede «anche l'immediata sottrazione dei bambini alle famiglie dinanzi a casi di palese sfruttamento». «Come definire altrimenti il comportamento di quei genitori che impongono ai propri figli minori di andare a vendere fiori nei locali pubblici sino alle tre del mattino?», chiede il capogruppo di An. Generoso di suggerimenti, Gubitosi ha anche ricordato al sindaco che esistono norme di igiene pubblica che «imporrebbero l'insediamento di nomadi soltanto ed esclusivamente in aree attrezzate». L'avvocato Amoretti ha risposto: «Questo tipo di strutture le lasciamo ai sindaci progressisti, tipo Rutelli e compagni. A Rapallo per ora non ne abbiamo e non prevediamo nemmeno di realizzarle. Anche perché è ormai un dato di fatto che laddove vengono create queste strutture, di colpo nella zona circostante crolla il mercato immobiliare». E Rapallo, che ha 10 mila seconde case, non vuole che succeda. E così anche Recco, dove il sindaco Gianni Rainero ha aperto per primo quest'estate le ostilità contro le comunità di zingari. Rainero, ex democristiano oggi nei Popolari, ha addirittura lanciato un appello ai suoi concittadini: «Se vedete uno zingaro segnalate subito la sua presenza alle forze dell'ordine. Quasi sicuramente è un topo d'appartamento». Un invito che ha fatto arrabbiare tanto la Caritas quanto i suoi colleghi di partito. L'assessore al Personale, Luciano Pori, ha addirittura riesumato il ricordo delle campagne persecutorie di Hitler. Tremila furti in provincia di Genova, secondo carabinieri e polizia, soltanto nel giugno scorso. Trecento in meno a luglio. «La tecnica degli zingari è semplice. Suonano alla porta: se gli rispondono, chiedono l'elemosina o un bicchier d'acqua, diversamente mettono mano a cacciaviti lunghi mezzo metro e svaligiano l'appartamento», insiste il sindaco di Recco. Fabio Pozzo Il sindaco: è stato un intervento efficace Se necessario ne seguiranno altri» Crociata contro i nomadi a Rapallo «Rovinano il mercato delle case»

Luoghi citati: Genova, Liguria, Rapallo