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Di Pietro come Saint-Just FRANCIA Di Pietro come Saint-Just PARIGI. «Antonio Di Pietro, Saint-Just italiano», titolava ieri il quotidiano francese «Le Figaro», sottolineando come «invano Silvio Berlusconi tenta di erodere il potere del piccolo giudice di Milano, adorato dalla gente ma visto con sospetto dai politici... Il Cavaliere ha iniziato come seduttore, proponendo a Di Pietro di fare il ministro dell'Interno... Poi ha tentato di ridurre il suo potere con un decreto legge, ma di fronte all'opinione pubblica infuriata ha dovuto recedere...». «Le Figaro» passa poi a fare un ritratto del giudice, sottolineando come «è un lupo solitario, non aderisce a nessun sindacato, non è simpatizzante di nessuna causa politica. Non è di destra né di sinistra. Racconta la prima moglie: è un moderato pragmatico e di buon senso. Non frequenta i salotti mondani né i ristoranti di lusso. Il suo unico peccato veniale è il desiderio di pubblicità: senza giornali e tv la sua inchiesta si sarebbe già arenata e lui lo sa e li usa: anche a prezzo di qualche concessione al segreto istruttorio», [r. i.)