«La legge sull'aborto non si tocca» di M. T. MeliM. Gramellini

Matteoli ripete: è omicidio. Pannella: rigurgiti missini. Guidi: donne vittime, non assassine Matteoli ripete: è omicidio. Pannella: rigurgiti missini. Guidi: donne vittime, non assassine «La legge sull'aborto non si tocca» Letta frena, ma Fini appoggia l'attacco alla 194 ROMA. «La questione aborto non impegna la linea di governo. In Consiglio dei ministri non si è mai parlato della revisione della 194. Anzi, l'argomento non è stato nemmeno sfiorato. Le opinioni di Matteoli? Nei problemi di coscienza ognuno si comporta come crede, ognuno è libero di dire la sua, e in estate di cose se ne dicono tante, ma, ripeto, l'esecutivo non c'entra». Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, getta acqua sul fuoco delle polemiche innescate dal ministro dell'Ambiente Altero Matteoli. Ma ieri l'esponente di Alleanza nazionale nel governo Berlusconi ha ribadito che, a suo avviso, l'interruzione volontaria della gravidanza è «un omicidio». E Fini sostiene che, nella sostanza, è d'accordo con lui. Antonio Guidi (Forza Italia), ministro per la Famiglia, la pensa in altro modo: «Le donne sono vittime, non assassine», dice. Ma annuncia che ha allo studio un progetto di riforma della 194. M. T. Meli e M. Gramellini A PAG. 3

Persone citate: Altero Matteoli, Antonio Guidi, Berlusconi, Gianni Letta, Letta, Matteoli

Luoghi citati: Roma