Al POSTEGGI

Per gli autisti la paura arriva di notte Al POSTEGGI Per gli autisti la paura arriva di notte «Vienna 80 a centrale». La frase in codice scuote il centralino del 5737 almeno una volta la settimana. Una chiamata qualunque? No, un «sos» lanciato da un taxista in difficoltà: che ha caricato un cliente sospetto e teme di essere rapinato. «Il nostro è un mestiere sempre più a rischio - dice il presidente dell'associazione - e il più delle volte gli episodi non vengono denunciati». Agosto comunque, secondo le statistiche, è uno dei mesi più rischiosi per i conducenti di auto pubbliche. «Torino non si riempie di turisti, ma in compenso si svuota della gente perbene» spiega Gian Pietro Magri presidente del 5730, compagnia con oltre 500 iscritti. Fra loro, fino al 14 aprile 1981, c'era Gregorio Manfrin: che proprio quella notte fu ucciso con un colpo di pistola alla nuca da due tossicodipendenti che volevano l'incasso. 1981 : anno nero per i taxisti. Ma anche quest'estate non scherza. A parte il «serial-rapinatore» arrestato due giorni fa, altri episodi di violenza hanno coinvolto chi lavora col tassametro: «Il più recente a giugno - ricorda la centralinista Graziella Cortese - un ragazzo è salito su un taxi in centro. Ha chiesto di andare a Rivoli. Appena fuori città ha minacciato il conducente con una siringa, gli ha preso l'incasso, è fuggito. E' successo tre volte: non l'hanno mai preso».

Persone citate: Gian Pietro Magri, Gregorio Manfrin

Luoghi citati: Rivoli, Torino, Vienna