Pìccola, grande Sidoti
Agli Europei di atletica brillano Lambruschini e Carosi, deludono Di Napoli ed Evangelisti Agli Europei di atletica brillano Lambruschini e Carosi, deludono Di Napoli ed Evangelisti Pìccola, grande Sidoti Conquista l'argento nella marcia HELSINKI DAL NOSTRO INVIATO E' un'Italia da pochi centimetri (di statura) ma con tanto cuore a rendere per ora meno amari questi Europei. Gli azzurri mettono al sicuro un'altra medaglia d'argento: dopo quella conquistata da Maria Curatolo, seconda nella maratona della giornata inaugurale, ecco arrivare quello di Annarita Sidoti nei 10 chilometri di marcia. La siciliana, campionessa quattro anni fa a Spalato, ha difeso con grande caparbietà il suo titolo, arrendendosi solo nel finale alla reginetta di casa, Sari Essayah, più che mai decisa a ribadire davanti a un pubblico che l'ha seguita con tutto il calore e l'attenzione possibile, il titolo mondiale conquistato un anno fa a Stoccarda. Un pubblico magnifico, come sempre, neh'entusiasmarsi per chi sa offrire gesti atletici e agonistici di rilievo e a fischiare, con legittimo sdegno, lo starter quando nelle semifinali dei 100 hs ha lasciato che le atlete arrivassero al secondo ostacolo prima di decidersi a segnalare la partenza falsa. Così, al norvegese Hoen sono arrivati grandi applausi quando, con grande freddezza, ha conquistato una vittoria forse insperata nell'alto superando i 2,35 alla terza prova. E altrettanti, solo avesse retto fino in fondo, erano pronti per Gennaro Di Napoli che nei 1500 si è gettato all'attacco interpretando la finale con tattica suicida. «Volevo cercare di staccare gli altri, ci ho provato e non ci sono riuscito» ha spiegato il milanese, lasciando però tutti perplessi. D'accordo, i suoi passaggi (58" 12 ai 400, l'57"73 agli 800, 2'40"89 alla campana) erano discreti, però doveva immaginare che con alle spalle gente come il campione olimpico Cacho sarebbero serviti solo a preparare lo sprint degli avversari. Impietosamente si può paragonare il ruolo svolto da Di Napoli a quello delle lepri nei meeting. Tanto più perchè Gennaro, nell'ultimo rettilineo, ha persino rinunciato a lottare per un piazzamento. L'allievo di Valisa è arrivato a questi Europei in condizioni non ottimali, dopo una serie di infortuni, e la buona gara di Montecarlo lo ha solo illuso. Rimane però il fatto che la sua interpretazione dei 1500 è tatticamente sciagurata, ogni volta che non c'è qualcuno a dettare il ritmo che gli aggrada. E quando decide di andare in testa, lo fa sempre con scelte ad altissimo rischio. Si è detto di quanto siano deludenti gli italiani in questi campionati, incapaci di gareggiare quanto meno sui loro livelli medi. E lo testimonia il fatto che, in tre giornate, nessuno abbia ottenuto il suo primato personale. Dal grigiore si sono comunque elevati ieri fin dal mattino l'astista Iapichino superando la qualificazione; poi nel pomeriggio Aimar, eliminato nella semifinale dei 400 (però quanto meno ci ha provato ed è finito quinto per un solo centesimo), così come la Tuzzi, fuori dalla finale dei 100 hs perché capitata nella semifinale più veloce. Si è difeso anche Campus nelle qualificazioni del lungo, in cui sono caduti invece Bianchi ed Evangelisti, mentre senza grossi problemi hanno superato le batterie dei 3000 siepi Lambruschini e Carosi. Anche Fanetta è entrato in finale, ma piantandosi negli ultimi giri e dimostrando che la crisi e il ritiro dei diecimila non sono ancora superati. Intanto oggi avremo un'altra ragazza a caccia di medaglia sui 3000, Roberta Brunet. L'aostana non si illude, sa che O'Sullivan e Murray le sono superiori, ma ripetere il terzo posto di Spalato le andrebbe più che bene. Soprattutto spera in una gara tirata, perché proprio in questo stadio, esattamente undici anni fa, Agnese Possamai stabilì un primato italiano (8'37"96) che le piacerebbe migliorare. Giorgio Barberis I TITOLI IN PALIO OGGI (nell'ordine, i record mondiale, europeo e italiano) 400 HS Young (Usa) 46"78 - Schmid (Ger) 47"48 - Mori 48"92; LUNGO Powell (Usa) 8,95 - Emmiyan (Urs) 8,86 - Evangelisti 8,43; 800 F Kratochvilova (Cec) 1'53"28 - Dono 1'57"66; 3000 F Wang (Cin) 8'06"11 - O'Sullivan (Irl) 8'21"64 - Possamai 8'37"96; DISCO F Reinsch (Ddr) 76,80 - Maffeis 62,54. ORARI (ora italiana, tra parentesi gli azzurri in gara) MATTINO 8,30: martello (qual.-Paoluzzi) 9,30:200 (batt.-Marras e Occhiena) POMERIGGIO 17,15:200 F (batterie-Gallina) 17,20: disco F (fin.) 17,50: 200 (quarti) 18—: lungo (fin.) 19—: 800 F (fin.) 19,15:400 HS (fin.) 19,35: 3000 F (fin.-Brunet e Dandolo) 20,10:400 HS F (semif.) TV - RAITRE (diretta) dalle 17,05 alle 18,50 e dalle 19,50 alle 20,10; RAIUN0 diretta dalle 18,50 alle 19,50; MONTECARLO dirette dalle 9,30 alle 11,50, dalle 16 alle 18,45 e dalle 19 alle 22,30. HELSINKI '94
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