Renault ha un nocciolo duro

La Règie dà l'annuncio, ma Bnp, Elf Aquitaine e Matra frenano La Règie dà l'annuncio, ma Bnp, Elf Aquitaine e Matra frenano Renault ha un nocciolo duro Il governo francese corre contro la Volvo PARIGI NOSTRO SERVIZIO Appena annunciata dal governo come sempre più probabile la privatizzazione parziale della Renault da realizzarsi in maniera accelerata (prima della fine dell'anno), le reazioni sono piovute a catena. A distanza di poche ore dalla notizia, già «Le Monde» di oggi dà per certa la formazione di un «nocciolo duro» di azionisti stabili costituito dalla Bnp (Banque Nationale de Paris), da Elf Aquitaine e dal Gruppo di Jean-Luc Lagardère, Matra. E mentre gli interessati fanno sapere che è assolutamente troppo presto per confermare la manovra, i sindacati Renault esprimono forti riserve sulle modalità. Attualmente lo Stato detiene l'80 per cento delle azioni della ex Règie. Le restanti sono in mano alla svedese Volvo. Secondo quanto dichiarato dal premier Balladur, la privatizzazione dovrebbe comunque prevedere la conservazione dello Stato come azionista principale, con un minimo del 34 per cento. Se, in base ad accordi presi a gennaio, il Gruppo svedese accompagnerà la manovra cedendo il 12 per cento, le azioni sul mercato verranno a essere pari al 58 per cento. Meno, ma pur sempre 41 per cento, se lo Stato, per ragioni eminentemente politiche, decidesse di conservare la maggioranza. La costituzione ex abrupto di un «nocciolo duro» di azionisti stabili è dunque in effetti il primo proble- ma da affrontare, e da risolvere in fretta. Il governo ha poche settimane per trovare potenziali azionisti e ottenere conferme sicure: il 30 novembre la clausola di disimpegno della Volvo scade. Con il suo 20% il Gruppo svedese verrebbe così a costituire da solo l'essenziale dell'azionariato stabile, cosa che lo Stato rifiuta di principio. Così si spiega la precipitazione nell'affermare già trovata un'altra soluzione, quella appunto Bnp-Elf Aquitaine-Matra. Al momento attuale pare comunque come la più probabile, soprattutto per quanto riguarda la Bnp e l'Elf (uno dei principali sponsor della scuderia Williams-Renault nel campionato di F.l). Il Gruppo di Jean-Luc La¬ gardère, che peraltro coopera da tempo con successo con l'ex Règie (fu Matra a ideare l'Espace) e si candidò in effetti per primo all'inizio dell'anno tra gli industriali, oggi pare invece aver moderato i suoi entusiasmi per questioni di resa dei capitali investiti. Il 2,5 per cento nel migliore dei casi nel settore dell'automobile non può competere con il tasso di resa che assicura tuttora l'investimento nella produzione di armi. Un'altra possibile candidata era apparsa in un primo momento la Compagnie de Suez, ma è già oggi fuorigioco. Parteciperebbe solo potendo avere il controllo. Gabriella Bosco COSI' PRIVATIZZA PARIG/ ELF (conglomerata) 2,9 milioni di investitori BNP (Banca) 2.8 milioni di investitori UAP (Assicurazioni) 1.9 milioni di investitori :•*-:•.-:••.•:•:•>••.'•..••. •• .• • .• .-.-^ :■:-:—■:■:■:■>:■:■:■:■.. Louis Schweitzer presidente della Renault

Persone citate: Balladur, Gabriella Bosco, Louis Schweitzer

Luoghi citati: Parigi