Due padri per la destra d'Italia

anteprima. Il carteggio inedito degli amici filosofi dal 1954 al 1973 anteprima. Il carteggio inedito degli amici filosofi dal 1954 al 1973 Due padri per la destra d'Italia Spirito e Del Noce a confronto, fra politica e pensiero fi LLUSTRE professore, grato, più di quanto I abbia saputo dirLe della Sua bontà, sto I ora ordinando le mie idee». Così scriveva I Augusto Del Noce a Ugo Spirito il 26 giu—*Jgnò 1954. La lettera apriva un carteggio fra 1 due filosofi rimasto finora inedito: undici lettere di Spirito, brevi e pratiche, venti lettere di Del Noce, estese e articolate, tra il 1954 e il 1973. L'epistolario apparirà in settembre in un volume degli Annali della Fondazione Ugo Spirito, con un saggio introduttivo di Giovanni Dessi: «Metafisica e storia nel rapporto intellettuale tra Ugo Spirito e Augusto Del Noce». I due filosofi sono fondamentali per capire il pensiero italiano di destra. Secondo Dessi, l'opera di Spirito è un capitolo centrale della dissoluzione dell'attualismo gentiliano che sfocia nel tentativo di collegare fascismo e antifascismo. Quanto a Del Noce, critico acuto del razionalismo e della modernità, conosce oggi una sorprendente popolarità (lui che ebbe la cattedra soltanto a 53 anni). L'epistolario è illuminante sull'evoluzione del suo pensiero. Pubblichiamo una delle lettere più significative, con un intervento dello storico Renzo De Felice. A quell'epoca il rapporto tra i due studiosi non poteva essere paritario: ordinario di Filosofia teoretica a Roma, Spirito era più vecchio e più autorevole. Conosceva Del Noce fin dal 1938, grazie anche agli uffici di quell'Enrico Castelli, direttore dell'Istituto di studi filosofici, che è citato nella lettera.

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