«Il porto? Peggio di un bivacco»

«Il porto? Peggio di un bivacco» «Il porto? Peggio di un bivacco» La Lega boccia il terminal di Genova GENOVA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il terminal traghetti della Tirrenia? Un bivacco selvaggio: migliaia di auto in coda per dieci-dodici ore sotto il sole prima di imbarcarsi, resse e quasi scontri fisici alle biglietterie, pie nic improvvisati all'ombra dei Tir o di tende e ombrelloni estratti in extremis dal bagaglio, confusione indescrivibile al nar, alla tavola calda, alle toilettes. E' accaduto negli ultimi due weekend: 48 ore di stato d'assedio. Cose d'altri tempi. Sino all'anno scorso le code non superavano le due-tre ore al massimo. Invece, negli ultimi dieci giorni il sistema è parso esplodere. Ai punto tale che ieri tre consiglieri comunali genovesi della Lega Nord (che è il più forte partito d'opposizione alla giunta di sinistra) hanno presentato un esposto al sindaco, alla direzione sanitaria del compartimento marittimo e al commissario straordinario del Consorzio del porto affermando che il terminal della Tirrenia non è in condizioni strutturali e igieniche di reggere il peso del ilusso turistico. Inoltre, sempre secondo i denuncianti . non ci sarebbero strutture ricettive né interne né esterne, non si prevedono ripari all'ombra per chi fa la coda. Non solo: le condizioni igieniche generali della sala d'attesa, della stazione stessa e dei servizi igienici sarebbero disastrose, «una condizione tipica del terzo mondo». Si chiedono un'inchiesta e drastici interventi anche per identificare eventuali responsabilità o inadempienze. Da parte dei responsabili si ribatte che le condizioni attuali del piazze^, dei servizi e della struttura sono malconci «dopo» il passaggio dei turisti, non prima. Ma, in realtà, che cosa è successo? E' dal Consorzio del Porto che viene la risposta che mette a fuoco un aspetto nuovo dei trasporti passeggeri nel Mediterraneo. Spiega un portavoce del Cap: «Nel corso dell'ultimo fine settimana sono salpati da Genova 28 traghetti, con 80 mila passeggeri e 20 mila vetture. Si tratta d'una crescita del traffico superiore al 25% rispetto all'anno scorso. Un vero "boom". Va ricordato che oltre al movimento intenso delle navi della Tirrenia, si sono aggiunti due grossi traghetti della linea Grimaldi che l'anno scorso non operavano nel terminal». Ma non basta: tra sabato e domenica s'è verificato un fenomeno nuovo. Ben trecento persone si sono presentate prive di biglietto precedentemente prenotato, accontentandosi d'un passaggio sul punte, in extremis. I trecento «imprevisti» hanno di fatto «strozzato» il sistema di smistamento, creando un blocco accentuato - dicono sempre al Cap - dal costume diffuso di arrivare con un anticipo anche di dieci-dodici ore rispetto all'orario di imbarco. La coda si formerebbe dunque «naturalmente». Ma c'è dell'altro. Sono ormai migliaia i nordafricani che rientrano in Tunisia, in Marocco e in altri Paesi dell'Africa atlantica, in coincidenza delle ferie estive. Si tratta d'un nuovo flusso, imprevisto. Ma i traghetti sono finiti nel mirino anche del ministro dei Trasporti. Fiori ha disposto ispezioni a tappeto su tutte le navi traghetto della Tirrenia in partenza per la Sardegna (anche da altri porti) per verificare l'attendibilità della denuncia presentata dal Codacons circa i disservizi che si sarebbero riscontrati sulle motonavi, in particolare, per la scarsità di acqua potabile. Paolo Lingua «Da 10 giorni è il caos Inadeguato a reggere il flusso turistico» E i traghetti finiscono nel mirino del ministro Negli ultimi due weekend il terminal della Tirrenia di Genova è stato assediato dai turisti: migliaia di auto in coda per 12 ore prima di imbarcarsi per la Sardegna e le altre località

Persone citate: Paolo Lingua

Luoghi citati: Genova, Marocco, Sardegna, Tunisia