Caccia alla banda dei mini-ladri di Maurizio Vezzaro
Il gruppo formato da dieci ragazzini. Al secondo assalto hanno abbandonato il bottino Il gruppo formato da dieci ragazzini. Al secondo assalto hanno abbandonato il bottino Caccia alla banda dei mini-ladri Imperia, hanno 10 anni e due colpi messi a segno LA GANG IN CALZONCINI CORTI IMPERIA ANDITI a dieci anni. Una gang in piena regola: il capo, il palo e gli altri complici secondari. Non giocavano però ai Ragazzi della via Paal i malviventi in erba che l'altra sera hanno colpito a Imperia. Preso di mira da una decina di ragazzini scalmanati, tutti sui 10 anni, un negozio di biancheria intima del centro. Il bottino? Una sessantina di canottierine di marca per bambine, valore un milione circa. Ma la refurtiva è stata abbandonata per la pronta reazione della titolare, che ha cominciato a urlare e ha messo in fuga la banda. Sono trascorsi solo pochi minuti e in questura si sono date convegno le mamme dei bambini che abitano nel quartiere. Si sono presentate spontaneamente, ognuna con un alibi per il proprio figlioletto: «Il mio era al mare», «il mio stava da mia sorella» e via di questo passo. L'assalto al negozio «Lady E.» è stato studiato nei minimi particolari. Addirittura, il gruppo ha compiuto una prova generale. Poco prima del colpo è stato fatto sparire un pagliaccetto. Giusto per mettere alla prova l'attenzione della titolare, Elvira Potthoff, 42 anni, di origine tedesca. Se il colpo è riuscito, perché non riprovarci con un bottino più ricco? Nel mirino è finito allora un cesto pieno di canottiere con tanto di griffe, molto costose. Magari da regalare alle fidan¬ zatine. La tecnica usata ricorda quella delle gang in azione nelle grandi città. Come per i personaggi della «banda dell'ortica», la famosa canzone portata al successo da Enzo Jannacci, a ognuno è stato affidato un compito. Il più audace ha portato via il cesto, un altro ha fatto la guardia per avvertire i compagni nel caso fosse arri- vata la polizia. Il capo, un biondino che indossava una maglietta a righe bianche e verdi, ora «ricercato» dalla polizia, si è riservato l'incarico meno rischioso. Ha atteso da una vicina piazzetta che un complice gli lanciasse la merce dall'alto e l'ha infilata in un sacco. Ma qualcosa non ha funzionato. Colpa di uno dei baby- banditi, che ha fatto cadere un manichino e ha messo in allarme la titolare: «Sono uscita di corsa - ha raccontato la donna -, ho fatto in tempo a vedere un ragazzino alto due spanne che lanciave le canottiere». E' stato sufficiente gridare perché i bambini si impaurissero. Sono scappati in tutte le direzioni, abbandonando la refurtiva. Di loro, per ora, nessuna traccia, anche se la polizia ha sguinzagliato gli agenti per cercarli. Elvira Potthoff ha denunciato l'episodio: «Se non si dà una lezione a questi monelli, c'è il rischio che prima o poi ci riprovino». Le madri del quartiere che si sono autoconvocate in questura hanno difeso strenuamente i loro bambini: «Saranno stati gli zingari». Ma la polizia ha invece spiegato che l'identikit del capo della banda è quello di un bambino biondo, curato e ben vestito. Gli agenti, poi, temono che la banda possa colpire ancora. Maurizio Vezzaro Dopo i furti le madri dei bimbi del quartiere sono andate in questura a fornire alibi per i propri figli Un'immagine di Imperia, teatro delle gesta della banda di baby-ladri IsltÉ
Persone citate: Elvira Potthoff, Enzo Jannacci
Luoghi citati: Imperia
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