Il Museo dell'automobile vince l'oscar delle visite
Il Museo dell'automobile vince l'oscar delle visite Nella classifica del gradimento l'Egizio è al secondo posto Il Museo dell'automobile vince l'oscar delle visite Qual è il museo più frequentato di Torino? Risposta scontata: l'Egizio. Quasi scontata perché le statistiche dei visitatori pongono in testa alla classifica, guarda un po', il Museo dell'Automobile. Sì, il Biscaretti di Ruffia, pur collocato in una zona periferica della città, è al centro del gradimento di adulti e piccini. Il numero degli ingressi è eloquente: 47.807 visitatori nel primo semestre dell'anno al Museo delle auto d'epoca di corso Unità d'Italia 40; 43.356 i visitatori dell'Egizio. In termini assoluti un'incollatura divide l'uno dall'altro; in termini relativi il Biscaretti di Ruffia può vantare un record se si pensa che non gode dell'alone di mistero che attraversa i millenni, del fascino di indagini secolari che il Museo di via Accademia delle Scienze porta su di sé fin dal tempo della sua primitiva installazione. Si tenga in conto che l'Egizio sorge e prospera nella memoria delle generazioni grazie all'apporto scientifico di prestigiose .personalità come lo Schiapparelli e, in epoca recente, di studiosi quali Curto e Donadoni noti in tutto il mondo per i loro studi e le loro iniziative. Sorpresa, dunque, anche se il dato appena riportato va inserito in un contesto che vede l'apporto di 12 mila visitatori del Biscaretti giunti alla cassa con il biglietto abbinato al Salone dell'Auto. Sulla bilancia del gradimento questo espediente (l'abbinamento tra manifestazioni e visite museali) che dovrebbe essere maggiormente utilizzato vale a pareggiare il prestigio dell'Egizio. L'annotazione statistica nella sua inflessibile logica ci invita ad aggiungere qualche altra considerazione. Intanto ci obbliga a ricordare che nello stesso periodo altri luoghi di prestigio sono ben al di sotto delle 40 mila presenze nei due musei citati: poco più di 23 mila i biglietti staccati alla Galleria d'Arte Moderna, 21 mila al Borgo Medievale, 16 mila a Palazzo Reale. In seconda battuta vale la pena di sottolineare come l'auto di oggi e di ieri siano un forte riferimento per Torino. Del resto il Biscaretti di Ruffia ha le carte in regola per porsi come «topos» della memoria dello sviluppo industriale della città, che nell'auto ha il punto più prestigioso di riferimento. Il museo di corso Unità d'Ita¬ lia è tra i più completi del mondo, raccoglie circa duecento esemplari, alcuni unici: visitarlo significa ripercorrere le tappe delle mode, degli stili, dell'evoluzione tecnica di un prodotto che ha segnato una tappa fondamentale nella trasformazione dei costumi e delle comunicazioni di massa. Utile ricordare al lettore che il Museo dell'Automobile resta aperto in agosto tutti giorni (meno il lunedi) dalle 10 alle 18,30. I visitatori potranno ammirare anche due importanti rassegne fotografiche, una di struggenti immagini dei «Cimiteri ebraici» nell'Est europeo, l'altra dedicata al maestro dell'obiettivo Francois Rollar, indimenticato artista che ha operato soprattutto negli Anni Trenta e Quaranta. [p. .p. b.) Al terzo posto la Galleria d'Arte moderna, poi il Borgo Medievale e Palazzo Reale (Gennaio-giugno 1994) AUTOMOBILE 47.807 EGIZIO 43.356 ARTE MODERNA 23.150 BORGO MEDIOEVALE 20.718 PALAZZO REALE 16.177 HETROMKXA 1 8*453 NUMISMATCA 7*03 La Itala che trionfò nel raid Pechino-Parigi di inizio secolo è il gioiello del Museo dell'Automobile
Persone citate: Biscaretti, Curto, Donadoni, Francois, Schiapparelli
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