Muratore con l'hobby delle rapine

3? Irreprensibile di giorno, ma di notte frequentava la Pellerina in cerca di bottino Muratore con l'hobby delle rapine Giovane di Ciriè depredava le prostitute slave Un muratore dalla doppia vita. Irreprensibile sul lavoro, stimato dagli amici, coccolato dai famigliari. Ma rapinatore di prostitute, quasi ogni notte. La storia di Emilio Rocchietti, 27 anni, originario di Cirio ma residente a Noie Canavese in via Martiri 64, è di quelle che non si spiegano. Cosa spinge una «persona per bene» a trasformarsi ad ore fisse in un delinquente? Sta di fatto che era proprio lui l'implacabile rapinatore delle prostitute slave che, ogni notte popolano il parco della Pellerina, lungo corso Appio Claudio. Le faceva salire in macchina ma, dopo poche centinaia di metri, in un luogo appartato, puntava loro un coltello nero alla gola, costringendole a consegnare l'incasso della serata, poi le scaraventava giù dalla vettura, talvolta ancora in corsa. I bottini erano sempre pingui, a fine nottata: le slave hanno infatti un notevole giro d'affari e riescono spesso ad incassare (a differenza delle nigeriane, che sono in calando) oltre 1 milione a serata. Sui tavoli di carabinieri e polizia ci sono tre denunce che parlano delle sue imprese, ma i colpi dovrebbero essere di più. «Pensiamo che parecchie altre ragazze - spiegano al commissariato San Donato - siano state vittime di rapine, ma che non l'abbiano denunciato per paura». All'identificazione del Rocchietti si è arrivati grazie ad un accorgimento messo in atto dalle ragazze slave dopo la prima rapina. Hanno iniziato a scriversi sulla mano tutte le targhe delle Renault bianche che prendevano a bordo le «colleghe». E' stato cosi possibile risalire alla targa di una Renault 25 che risultava appartenente al Rocchietti, identico alla descrizione fisica fornita dalle vittime. Così gli uomini della squadra volanti del commissariato San Donato sono andati a colpo sicuro, ammanettando il muratore, di fronte agli esterrefatti genitori. «Probabilmente Rocchietti era troppo sicuro di sé - spiegano i poliziotti - ed ha rischiato a fare rapine con la propria auto. Era convinto che le ragazze non lo avrebbero denunciato, temendo di essere espulse, ma le slavo non sono extracomunitarie, e quindi non corrono questi rischi». Sulle prime Emilio Rocchietti ha cercato di negare, ma a bordo della sua automobile i poliziotti hanno recuperato il coltello nero, descritto on precisione dalle vittime, usato dalle rapine ed alcuni preservativi, usciti dalla borsetta di una delle prostitute. Il colpo di grazia l'ha comunque dato la deposizione di una ragazza che ha riconosciuto il coltello, la vettura e l'uomo. [a. con.] Emilio Rocchietti, arrestato

Persone citate: Emilio Rocchietti, Rocchietti

Luoghi citati: Ciriè, Noie