«Trovate l'assassino di mia figlia» di Angelo Conti
Appello della madre di Daniela Pellissero, 23 anni, violentata e uccisa nell'agosto del 1993 Appello della madre di Daniela Pellissero, 23 anni, violentata e uccisa nell'agosto del 1993 «Trovate l'assassino di mia figlia» Ma il delitto di Piossasco resta un mistero Daniela Pellissero, 23 anni, è stata stuprata ed uccisa un anno fa. Un delitto brutale, feroce, anche agghiacciante, opera certamente di maniaci. Un delitto che resta assolutamente misterioso. Né la Sqr dra Buoncostume della quest • aé il Nucleo Operativo de. ca. .linieri sono riusciti a fare ir soia passo verso la verità. Si è rimasti, sempre, nell'ambito delle ipotesi, delle ricerche campione, degli indizi troppo labili per «reggere» ad una verifica. Oggi possiamo dire che in 12 mesi il solo elemento di una certa consistenza è stata l'individuazione di un soggetto, sospettato per frequentare lo stesso ambiente della ragazza, che fece accuratamente lavare l'auto, il giorno dopo l'omicidio. Davvero troppo poco. Daniela Pellissero era una tossicodipendente ed una prostituta. Ma era anche una ragazza sensibile, dalle dolci poesie, capace di un rapporto tenerissimo con la madre. Era nata in Val di Susa e viveva a San Giorio, un piccolo comune a due passi da Bussoleno, dove si rifugiava quando ne aveva abbastanza della vita di Torino. Gli assassini ne abbandonarono il cadavere, completamente nudo e selvaggiamente violato (la morte sopravvenne per dissanguamento, causato da gravi lesioni interne), in una strada di campagna, nel comune di Piossasco, la notte del 2 agosto. Daniela, con ogni probabilità, era stata prelevata, poche ore prima, dai marciapiedi di Porta Nuova, all'incrocio fra corso Vittorio e via Sacchi. Qui era stata vista al lavoro da alcune «colleghe». Si fecero alcune supposizioni: l'assassino non poteva avere agito da solo e forse si trattava di un gruppo di nordafricani, visti quella notte nei paraggi della stazione. Poi ci si indirizzò verso un italiano, noto per avere usato violenza ad altre prostitute. Ma le indagini su queste persone si sono tutte arenate presto. Il dolore della madre di Daniela, Michela Cacace, 47 anni, origini napoletane, non si è mai affievolito. «Mi preoccupa il silenzio degli investigatori. Chi ha ucciso l'ha fatto nel modo più orribile. E' gente forse malata nel cervello, potrebbe colpire di nuovo. Non cerco una vendetta personale, perché Daniela non potrà restituirmela nessuno, ma voglio che altre madri non debbano soffrire quello che ho sofferto io». Michela Cacace cercò anche di indagare per conto suo, i mesi successivi al delitto: «Ho visto la zona che Daniela frequentava, ho cercato le sue amiche, ho ricordato ogni particolare utile, anche il più insignificante». La donna mise anche a disposizione delle forze dell'ordine un'agendina con l'indicazione dei numeri di telefono di alcuni suoi amici, almeno un paio dei quali abitavano in comuni confinanti con Piossasco, dove fu trovata cadavere. Mamma Michela non ha mai pensato di scoprire da sola gli assassini, però ora pretende che la fine di Daniela non sia archiviata: «Ho paura che sia facile liquidare la morte di una persona quando la si scopre diversa dalle altre. Si dimentica in fretta che una ragazza così può anche essere dolce, affettuosa, innamorata della vita: Daniela disegnava fumetti che regalava ai bambini, scriveva poesie dolcissime per me e per i ragazzi a cui voleva bene. Era una ragazza dei nostri giorni, con le sue paure e le sue ansie. Con la sola differenza, rispetto alle altre, di avere incontrato la droga giovanissima, quando non era ancora in grado di reagire». Gli atti dell'inchiesta ci regalano anche un'immagine tenerissima di Daniela: poche ore prima di morire aveva regalato 30 mila lire ad una amica perché potesse comprare il latte in polvere al figlio neonato. Senza quel gesto generoso forse non sarebbe tornata sul marciapiede, per trovare il denaro per il suo «quartino» di eroina. Forse non sarebbe stata uccisa. Angelo Conti «Non cerco vendetta Chiedo soltanto giustizia» A destra Daniela Pellissero, 23 anni, il suo corpo fu ritrovato nelle campagne di Piossasco. A sinistra la mamma Michela Cacace Ilililsliliilllll
Persone citate: Daniela Pellissero, Mamma Michela, Michela Cacace
Luoghi citati: Bussoleno, Piossasco, San Giorio, Torino
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