Mister muscolo querela per lo spot di Claudio Cerasuolo

Il campione di body building della campagna pubblicitaria al Salone del libro Il campione di body building della campagna pubblicitaria al Salone del libro Mister muscolo querela per lo spot Non sono simbolo dei cretini Mister muscolo, al secolo Luigi Sarni, 24 anni, campione europeo di body building nel '92, ha querelato per diffamazione Gavino Sanna, che in una pubblicità per il Salone del Libro lo ha trasformato nel «simbolo dei cretini». Assieme a Sanna, il culturista ha querelato tutti i quotidiani e i settimanali che hanno diffuso la sua immagine accompagnata dalla didascalia: «La prossima volta usa anche la mente: vai in libreria. Compera un libro». L'inchiesta è stata affidata al sostituto procuratore Donatella Masia, di Torino, perché il quotidiano La Stampa è il primo dei giornali ad aver utilizzato il 22 febbraio scorso una delle fotografie di Sarni scattate presso l'agenzia «Politecne», a corredo di un articolo dal titolo: «Tra cultura e culturismo». L'Indipendente aveva dedicato al culturista un servizio dal titolo ancora più esplicito: «Io, simbolo dei cretini». Giovedì della scorsa settimana il magistrato ha ordinato una perquisizione nello studio di Gavino Sanna, la «D.M.B. and B. Spa», via Correggio 18 a Milano, ha sequestrato il filmino originale girato a Sarni dalla Politecne, i bozzetti, i fax scambiati tra la Politecne e l'agenzia «Moda Moda», che per prima contattò il culturista. Nella denuncia presentata alla procura dall'avvocato Vittorio Nizza, il culturista racconta la sua disavventura con dovizia di particolari e una punta di acredine: «Nel novembre del '93 venni invitato dall'agenzia Moda Moda a un provino per la selezione di atleti da impiegare nella campagna pubblicitaria per la promozione di un libro sull'alimentazione. Fui prescelto e invitato in uno studio di Cotogno Monzese per la realizzazione dello spot. Il 9 novembre del '93 mi presentai all'appuntamento, mi dissero che si trattava di una pubblicità volta a abbinare l'idea di un corpo sano e vigoroso ad una corretta alimentazione». Continua: «Le riprese durarono tutta la giornata, intervenne anche Gavino Sanna, presentatomi come l'ideatore dello spot insieme con Aldo Biasi. Mi avrebbero poi contattato per la definizione economica della mia prestazione professionale. I giorni passarono senza che io ricevessi alcuna comunicazione né dalla Politecne né da Moda Moda. Non mi diedi cura di contattarli per sapere che sorte fosse toccata alla mia esibizione, sicuro che il filmino girato e le innumerevoli foto scattate avrebbero avuto la sola e esclusiva destinazione per la quale avevo espresso il mio consenso». Si può immaginare lo stupore e la sorpresa del culturista quando, il 22 febbraio scorso, si vide su La Stampa: la sua foto accompagnava la campagna pubblicitaria promossa dall'Associazione Italiana Editori per il Salone del Libro di Torino: «Era solo l'inizio, perché nei giorni successivi finii su tutti i giornali, quotidiani, periodici. La presidenza del Consiglio dei ministri vietò la trasmissione dello spot sulle reti Rai in quanto "non risponde agli interessi generali che un messaggio istituzionale deve garantire" come scrisse su La Stampa Stefano Rolando, capo del dipartimento informazione, aggiungendo che "il non lettore deve essere sedotto, non ridicolizzato". Ma il male ormai era fatto. Fui letteralmente ridicolizzato, "blobbato" tre volte al giorno, insultato dalla fidanzata, sbeffeggiato dagli amici». Claudio Cerasuolo

Luoghi citati: Milano, Torino