Anche la Borsa è andata in vacanza

Piazza degli Affari ha archiviato una settimana incolore. La crisi investe tutti i titoli guida Piazza degli Affari ha archiviato una settimana incolore. La crisi investe tutti i titoli guida Anche lo Borsa è andata in vacanza Cadono gli scambi, stranieri alla finestra I MILANO. «A meno di novità il mercato è pronto per andare in vacanza», ha affermato nel corso della settimana un operatore di una sim. Una constatazione che chiosa efficacemente la situazione della borsa, che si avvia al tradizionale periodo di «calma piatta» di Ferragosto. Tuttavia il mercato va in vacanza in precarie condizioni di salute e senza vedere affrontati i sintomi della sua «malattia», ovvero la qualità delle misure economiche che dovranno essere prese in settembre dal governo. Solo nel breve intervallo tra le ultime battute di martedì e le prime di mercoledì gli scambi e le quotazioni si sono leggermente animati, per merito di chi ha scommesso prima sul discorso del presidente del Consiglio (chiamato alla Camera per rispondere sul decreto Biondi e la giustizia) e poi ha valutato positivamente la promessa di stabilità di governo. Ma il discorso del presidente, avvenuto martedì sera, ha deluso un po' tutti: certo, la maggioranza di governo ne è uscita più solida ma - hanno commentato nelle sale operative delle sim - i problemi del governo sono rimasti gli stessi. Ad aggravare la situazione ci si è messo anche il Wall Street Journal che ha pubblicato un'inchiesta sui rapporti tra Berlusconi, Parretti e Fiorini nella vicenda Mgm: le notizie hanno ulteriormente peggiorato l'umore degli investitori esteri, già scettici e pronti a dismettere i loro portafogli italiani. Anche i dati sulla raccolta dei fondi in luglio, in brusco calo rispetto ai mesi scorsi, hanno convinto anche i più ottimisti che per il momento è meglio dedicarsi a un trading veloce, chiudere le posizioni se possibile in giornata e aspettare settembre, quando il governo farà mosse più concrete. In genere però in questa settimana tutti sono stati «alla finestra», con operazioni di piccolo cabotaggio, sistemando tutt'al più posizioni aperte o anticipando le scadenze tecniche della prossima settimana. Se qualcosa si è mosso è stato in vendita: o da parte di chi ha pensato a prese di beneficio oppure da parte degli investitori esteri, che brillano per la loro assenza e si fanno vivi quasi esclusivamente per disfarsi di quei titoli maggiori che compongono i loro portafogli. L'indice Mib ha così ceduto su venerdì scorso lo 0,79%; il Mibtel ha invece lasciato sul terreno l'I, 14% riportandosi a quota 11.168. Anche i quantitativi scambiati sono scesi, con un minimo di 280 miliardi circa lunedì e un massimo di poco più di 600 mercoledì, attribuibili in parte all'effetto «discorso». «Ma l'attività vera non c'è - ha com¬ mentato un altro operatore - e se non ci fosse la borsa telematica chiuderemmo a mezzogiorno». A farne le spese sono comunque i titoli maggiori, che malgrado i buoni «fondamentali» rimangono sacrificati. Tra gli industriali le Fiat, «spia» del listino, hanno così ceduto sul ve¬ nerdì precedente l'I, 56% a 6833, lasciando quota 7 mila. Simile il comportamento delle Pirelli, che a 2833 lire accusano una flessione dell'1,6%. Più pesanti invece le Olivetti, arretrate del 3,63% a 2337 lire. In linea con l'indice Mib, le Montedison sono in flessione dello 0,67% a 1480 lire, mentre le Ferfin sono scese sotto le 2 mila lire a 1982 (-3,18%). Sotto pressione sono risultati anche i bancari: soprattutto le Comit, che awieranno dal 18 agosto l'aumento di capitale, in calo del 3,92% a 4680 lire, seguite dalle Bancaroma a 2028 lire (-3,34%) e dalle Credit a 2143 (- 2,28%). Tra gli assicurativi le Generali hanno accusato una flessione dell'1,12% a 41.918, mentre, nel commercio, le Rinascente sono risultate in controtendenza, con un progresso del 2,74% a 10.204 lire. Il rendimento medio delle obbligazioni, calcolato da Mediobanca, è stato del 10,930% per i titoli a tasso fisso e del 10,077% per quelli indicizzati. Una settimana incolore. [r. e. s.J 1050 CU ^S" o cn 15 18 23 26 MAGGIO 31 13 16 21 GIUGNO 7 12 15 20 25 LUGLIO 600 400 200 2 5 AGOSTO

Persone citate: Berlusconi, Fiorini, Parretti

Luoghi citati: Milano