Anatema contro i tatuaggi «Vanno bene per i barbari»

Il giornale della Cei attacca la nuova moda: «E' da selvaggi Il giornale della Cei attacca la nuova moda: «E' da selvaggi Anatema contro i tatuaggi «Vanno bene per i barbari» SMu IlilIIIl UN COSTUME NEL MIRINO EGRESSIONE di civiltà», «roba da forzati»: l'anatema dei cattolici è arrivato sulla prima pagina di Avvenire. Nessuna polemica in materia di etica genetica o aborto: il bersaglio sono le due nuove mode protagoniste dell'estate '94, ossia tatuaggi e piercing. I «tattoo», poco in voga fino a pochi anni fa, sono il nuovo must di questi mesi caldi, mentre il piercing è il nuovo «colpo di testa» venuto ai sudditi di Elisabetta che entro il prossimo anno dovrebbe dilagare fra i giovani. Una pratica, quest'ultima, decisamente più inquietante che consiste nel farsi bucare qualunque parte del corpo si desideri: naso, ombelico, sopracciglia, capezzoli potranno essere perforati da orecchini e brillanti ed esibiti come veri e propri ornamenti. Due mode, però, che sebbene abbiano già fatto molti proseliti, non convincono il quotidiano della Gei, pronto a scomodare anche Ortega y Gasset. E se il filosofo, negli Anni Trenta, interpretava il fatto che i giovani abbandonassero il cappello come preludio «a una vita fisicamente più sana ma moralmente più rude, all'occorrenza feroce», così Maurizio Blondet, autore dell'articolo di Avvenire, parla di queste nuove tendenze come sintomo di «involuzione sociale» verso il selvaggio e il tribalismo. Il riferimento è al fatto che nei secoli passati l'orecchino maschile era esibito unicamente da ladri, pirati, zingari-mangiafuoco, mentre il tatuaggio ornava i corpi dei galeotti, delle ciurmaglie di mare, delle prostitute. «Sarà dunque questa l'immagine sociale che i nostri figli vogliono dare di sé?», si chiede l'Avvenire. Un problema, quindi, di educazione dei giovani, sul cui valore i genitori dovrebbero porsi numerosi interrogativi, per evitare - conclude paradossalmente Blondet - «che quando la prossima estate i ragazzi usciranno la sera, non sarà per andare in discoteca, ma a caccia di teste». Ma chissà se il monito cattolico fermerà le schiere di giovani e meno giovani già catturati dal tatuaggio e «dall'orecchino ovunque», o piercing che dir si voglia? Per il momento sulle spiagge > l'uno e l'altro sesso esibiscono vari tatoo. Ovunque, sulle braccia, sulla schiena, sulle gambe, sul seno, ma soprattuto sulle natiche. E i disegni? Di qualunque tipo - rose, farfalline, animali, simboli tribali -, purché coloratissimi e difficilmente decifrabili. Disegni che possono essere indelebili, eseguiti da esperti in centri specializzati, oppure provvisori, corno quelli che tanti ragazzini acquistano nelle cartolerie, che se ne vanno dopo i primi lavaggi. Convinti o forzati dalla moda del tatuaggio o del piercing, è probabile che nemmeno l'allarme lanciato dalla Lega Nord sul possibile rischio di trasmissione di malattie gravi, quali l'Aids e l'epatite, che le due pratiche potrebbero creare, cambierà le cose. Secondo Flavio Devetag, il parlamentare che ha innescato la polemica, sarebbero pochissimi gli operatori che eseguono tatuaggi, fra i 1800 presenti in Italia, iscritti in un apposito registro. E, in effetti, sul modulo che viene fatto compilare ai donatori di sangue prima del prelievo, si chiede al volontario se si sia fatto tatuare o bucare le orecchie o altre parti del corpo. D'altra parte, mondo dello spettacolo e della moda in testa, sono già numerosissimi i perso¬ naggi che, facendosi convincere dal tatuaggio o dal piercing, hanno trovato tanti seguaci tra i loro ammiratori. Tatuati sono il Presidente Clinton, l'avvocato Giovanni Agnelli, Mickey Rourke, e tatuati erano Napoleone Bonaparte e Pietro il Grande. Una lista lunghissima. George Shultz, ex Segretario di Stato americano, ha un tattoo sulla natica sinistra, Carlo Ripa di Meana sfoggia una pantera nera sul bicipite, il duca Amedeo D'Aosta esibisce due lunghi serpenti sulle braccia, Angelo Rizzoli ha una piccola anatra sul braccio, Corinne Cléry un uccellino sulla caviglia e Philippe Le Roy un'aquila sulla spalla. E per quanto riguarda il piercing, sulle pagine dell'ultimo numero di Max, le top-model Cybil Buck e Naomi Campbell mostrano di avere già sposato la nuova moda: la prima esibisce due orecchini ai capezzoli e l'altra ne porta uno all'ombelico, [g. az.] Sott'accusa anche chi mette orecchini al naso o all'ombelico ggi Due ragazze tatuate, espressione della nuova moda dell'estate 1994 Due ragazze tatuate, espressione della nuova moda dell'estate 1994

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