In galera il re Mida di tutte le Russie di Cesare Martinetti

10 Bancarotta per il presidente del fondo d'investimento Mmm assediato da diecimila azionisti In galero il re Mida di tutte le Russie Dal cellulare fa in tempo a lanciare un proclama politico «Trasformerò i miei investitori in un partito anti-Eltsin» MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il finanziere dei miracoli è finito in carcere; il suo popolo grigio, deluso, sconfitto e fregato assomiglia davvero al solito narod russo, destinato dalla storia ad essere sempre imbrogliato da qualcuno. La paradossale vicenda della Mmm, la finanziaria che moltiplicava i soldi come il campo dei miracoli di Pinocchio, è arrivata al capolinea. Diecimila persone ammassate da giorni davanti agli uffici della società a cui avevano affidato i loro soldi e un pezzo della loro vita, sfinite, sono state circondate dagli Omon, le truppe del ministero degll'Interno. La notte sarà lunga- Gli stessi militari che con un assalto spettacolare ieri alle 17,30 sono entrati nella casabunker di Serghei Mavrodi, il presidente del primo fondo di investimenti che fallisce nella neo-Russia del capitalismo da casinò. Mavrodi s'è avviato verso il carcere lanciando un proclama politico, come si legge nell'ultima intervista alla Komsomolskaja Pravda che pubblichiamo qui sotto. Dà la colpa al governo, si attribuisce poteri carismatici, programma di raccogliere firme per indire un referendum e riconvertire in suo popolo sconfitto e depredato in un potente partito di opposizione. Si vedrà. Per ora si cerca di fare i conti esatti di quel che è accaduto. Innanzitutto: quanti sono gli azionisti della Mmm? Mavrodi dice dieci milioni di persone, alle quali vanno aggiunti parenti e amici per valutare il peso di questa potenziale forza politica antigovernativa. Ma il numero esatto dei russi che avevano affidato i loro soldi a Mavrodi nessuno lo conosce. L'uomo, ultimamente, si era montato un po' la testa tanto da far stampare il suo profilo sulle nuove azioni in formato ridotto, chiamate «biglietti». Negli ultimi mesi a Mosca sembravano valere più del rublo, come il dollaro: il profilo di Mavrodi al pari di quello di George Washington. Fino a due settimane fa si poteva parlare di miracolo. Le azioni della Mmm comprate in gennaio per 1600 rubli erano quotate e scambiate per 125 mila. La società aveva soldi per vendere e stampare, ma anche per comprare dagli azionisti a breve termine: molti russi hanno difeso in questi mesi i propri salari e le proprie misere pensioni dall'inflarione grazie alla Mmm. C'è chi s'è comprato la macchina, chi l'appartamento. Come una catena di Sant'Antonio la voce del miracolo realizzato girava di bocca in bocca. La Mmm apriva ogni giorno un nuovo ufficio a Mosca. Oggi sono 52. E ogni giorno davanti a questi sportellini di legno grigio e scrostato come sono in genere i nostri banchetti del Lotto, si allungavano file di risparmiatori. La Mmm, con una settimana di anticipo, comunicava la quotazione delle proprie azioni: si comprava per cento e già si sapeva che sette giorni dopo il valore sarebbe stato centoventi. Sulla televisione compariva martellante e avvincente la storia di Lionja Golubkov, il protagonista degli spot pubblicitari. Un tipico russo: guidatore di buldozer, stipendio insufficiente, moglie delusa. Grazie alla Mmm, Lionja - archetipo della stragrande maggioranza dei suoi concittadini - riusciva prima a comprare gli stivali e poi la pelliccia alla moglie, sognava un appartamento, riusciva ad andare ai mondiali di calcio negli Usa. La sigla Mmm scandiva ormai la maggioranza degli appuntamenti televisivi, comprese le partite dei mondiali. Il potere di Mavrodi era diventato immenso: si dice che abbia investito i soldi in aziende di prima grandezza, come l'automobilistica Vaz e il grande consorzio energetico statale GasProm, feudo del premier Cernomyrdin. Naturalmente si dice anche che molti dei soldi affidati dai russi a Mavrodi siano finiti all'estero. Ma nessuno sa niente di sicuro. Quello che è certo è che due settimane fa comincia l'attacco alla Mmm. Il premier annuncia che lo Stato non garantirà quei fondi; il ministro delle Finanze svela che la Mmm non ha mai pagato le tasse (49 miliardi di rubli) e che non c'è nulla di chiaro nei suoi documenti: né l'identità degli azionisti, né le dimensioni del capitale. Assediata dalle voci, la Mmm precipita. L'azione quotata 135 mila rubli (circa 120 mila lire), cade al valore di mille. Il panico dilaga per Mosca e la silenziosa provincia. L'unico a parlare ancora è Lionja Golubkov, comparso anche ieri insieme alla moglie in uno spot andato in onda paradossalmente qualche minuto prima del tg che annunciava l'arresto di Mavrodi. La signora Golubkov chiedeva consigli ad un'attrice di serial se fare o non fare figli. Aspetta Lionja, sono tempi brutti. Cesare Martinetti Una folla di azionisti della Mmm in attesa di vendere le proprie quote davanti alla sede della compagnia a Mosca

Luoghi citati: Mosca, Usa