Tangenti, anche a Genova bufera sulle Fiamme gialle

Tangenti, anche a Genova bufera sulle Fiamme gialle Nell'inchiesta coinvolti commercialisti e professionisti molto conosciuti in città: «mazzette» per più di un miliardo Tangenti, anche a Genova bufera sulle Fiamme gialle Le bustarelle per «addolcire» i verbali delle ispezioni: arrestati 27finanzieri GENOVA. Il buco nero delle tangenti sta divorando la Guardia di finanza genovese. 27 militari tra colonnelli, capitani e marescialli sono stati accusati di aver preso bustarelle per più di un miliardo dal 1986 fino allo scorso anno, in piena Tangentopoli, da società nazionali come Palmera, Mira Lanza, Piaggio, e imprese locali. 18 finanzieri sono finiti in manette nei due blitz che la procura ha sferrato dapprima a maggio, e poi una settimana fa. Altri 9 non hanno sùbito l'onta del carcere e sono stati indagati a piede libero perché si sono presentati spontaneamente ai magistrati. Appena saputo che altri loro colleghi o gli stessi imprenditori avevano confessato o c'era buona probabiltà che stessero per farlo. Ieri mattina gli ultimi arresti: quattro marescialli accusati di corruzione. Sono: Donato Petecchia, 57 anni, Domenico Colacino, 54 anni, Nicola Cipriano, 54 anni, e Salvatore Scarpino. Davanti ai giudici hanno negato di avere ricevuto denaro da 14 aziende per addolcire i verbali delle ispezioni fiscali dal 1988 al '93. Tutti sono stati fermissimi nel respingere le accusse rivolte loro da tre colleghi che, nei giorni scorsi, hanno ammesso le mazzette. Manca finora la controprova delle dichiarazioni degli imprenditori. I sostituti procuratori Andrea Beconi e Mario Molisani stanno decidendo la sorte dei responsabili delle società. Potrebbe perciò scattare fra breve la richiesta al gip Gallizia di altri ordini di custodia per corruzione. Il comando delle Fiamme gialle, ieri, dopo gli ennesimi arresti, ha saltato l'imbarazzo che suscitar- j simili vicende e ha emesso un breve comunicato in cui si fanno nome e e cognome dei militari arrestati. L'inchiesta sulle mazzette alla Finanza nasce da una costola di «Colombopoli» e si riferisce soprattutto ad aziende che hanno la loro sede legale a Genova. Non di rado nelle indagini sono stati coinvolti anche commercialisti molto noti in città, come Giovanni Palazzo, indagato di corruzione, per una mazzetta di 120 milioni che la Mira Lanza aveva pagato nel giugno '87 a 5 finanzieri. Uno di loro, il colonnello Claudio Rinaldi, nega però l'accusa, come tutte le altre imputazioni che eli sono state rivolte. Pa- lazzo, difeso dall'avvocato Boggio, ha sostenuto di essere venuto a conoscenza a cose fatte, e che non era d'accordo. L'ex amministratore delegato della società Ugo Nistri ha sostanzialmente ammesso la mazzetta. Ma in questa vicenda si sa che la Mira Lanza ha pagato pur avendo tutte le ragioni sui rilievi avanzati dalla pattuglia dei finanzieri. Palazzo, infatti, ha spiegato ai giudici che i militari si ostinavano a evidenziare un'evasione Iva per qualche miliardo, mentre anche consulenti fiscali di grande prestigio affermavano che era tutto in regola. Alla fine i marescialli, dopo la mazzetta, fecero il verbale solo per un'«evasione» di alcune centinaia di milioni. La cosa, però, che stupisce di più è che la società fece il giusto ricorso alla commissione tributaria di primo grado e i magistrati «fiscali» le diedero ragione. Una mazzetta, dunque, pagata pur avendo tutto in regola. Nell'elenco dei giudici genovesi sono finite poi la Piaggio (avrebbe .sborsato 60 milioni nel luglio '89), e la Palmera (50 milioni nel febbraio '89). Ma anche un dentista, arrestato e messo subito in libertà, chu avrebbe pagato per poter usufruire del condono fiscale. Così adesso, fra mazzetta, condono e parcella dell'avvocato il conto è diventato salatissimo. Attilio Lugli Nei due blitz effettuati a Genova 18 finanzieri sono stati arrestati e altri 9 si sono costituiti

Persone citate: Andrea Beconi, Attilio Lugli, Boggio, Claudio Rinaldi, Domenico Colacino, Gallizia, Mario Molisani, Nicola Cipriano, Salvatore Scarpino, Ugo Nistri

Luoghi citati: Genova