Haiti dal Congresso un alt a Clinton

Sull'invasione la Casa Bianca rischia la bocciatura. Luglio-record per i profughi: 16 mila Sull'invasione la Casa Bianca rischia la bocciatura. Luglio-record per i profughi: 16 mila Haili, dal Congresso un alt a Clinton «Il blitz lo decidiamo noi» WASHINGTON. Sfidato dai generali di Haiti, il presidente Clinton rischia di trovarsi con le mani legate in casa. Il capogruppo repubblicano Bob Dole ricordando la promessa fatta da Clinton di interpellare deputati e senatori prima di decidere un blitz ha ricordato ieri alla Casa Bianca che «dovrà essere il Congresso a decidere». E la maggioranza a favore di Clinton non è affatto scontata. Secondo i sondaggi la maggior parte degli americani è contraria all'intervento e soltanto ieri due giornali come UsaToday e il New York Times hanno pubblicato editoriali contro la prospettata invasione. Questa sera alle 20, l'ora di massimo ascolto, Clinton andrà in televisione e comincerà una campagna per fare accettare dagli americani la soluzione di forza autorizzata dall'Onu. I collaboratori del Presidente ufficialmente negano che egli abbia già deciso. «Forse - ha dichiarato William Gray, consigliere speciale per la crisi di Haiti - verrà il tempo in cui saranno necessarie misure più drastiche (delle sanzioni) ma non siamo ancora a questo punto». «Il Presidente - ha indicato il ministro della Difesa Perry - non ha ancora preso la decisione di invadere Haiti, ma le forze annate sono state messe in preallarme, e sono pronte». Nessun problema militare dunque, ma tanti politici. «Prima di invadere Haiti - ha detto ieri Bob Dole - gli Stati Uniti hanno consultato il Consiglio di sicurezza dell'Orni, ma devono sentire anche il Congresso. Il consenso internazionale non può sostituire il sostegno del Congresso e del popolo americano». Sulle posizioni di Dole si sono attestati anche diversi parlamentari della maggioranza democratica e si prevede che la risoluzione sarà approvata. Se Clinton dovesse consultare il Congresso, non è affatto sicuro che la soluzione di forza sarebbe approvata. «Ad Haiti - ha dichiarato Dole - non vi è una emergenza tale da giustificare l'invio di truppe americane». A questo punto a Clinton non rimane che scavalcare il congresso e rivolgersi direttamente al Paese. Leon Panetta, capo del personale della Casa Bianca, ha indicato che il presidente risponderà alle domande su Haiti e altri argomenti nella conferenza stampa di questa sera, che sarà trasmessa in diretta dalle maggiori reti televisive, e tra qualche giorno se necessario terrà un discorso alla nazione. «Una dittatura militare - ha affermato Panetta - si è stabilita alle porte di casa nostra e un numero immenso di profughi influenza la nostre scelte... E' in gioco l'interesse nazionale degli Stati Uniti». A Port-au-Prince, l'opposizione fedele al deposto presidente Jean-Bertrand Aristide, riunita nel congresso nazionale dei movimenti democratici (Conacom), ha diffuso una dichiarazione nella quale esorta la giunta militare guidata dal generale Raoul Cedras - al potere dal golpe del 30 settembre 1991 - ad abbandonare la sua «posizione suicida ed evitare la preannunciata invasione americana di Haiti». «L'invasione può essere evitata se i militari si di- metteranno volontariamente», ha dichiarato il segretario generale del Conacom, l'ex ministro dell'Educazione Victor Benoit. Poco dopo, il leader dell'opposizione Reynold Georges veniva ferito gravemente da tre colpi di "is^ola sparati da poliziotti. Ieri la Guardia costiera deb); Stati Uniti ha reso noto di r. are raccolto in mare a luglio 16.019 boat people haitiani, il record mensile dal golpe del settembre 1991, numero superiore di tremila unità ai 13 mila profughi raccolti nel maggio del 1992. In tutto il 1992 furono 31.400 i profughi haitiani raccolti dalla Guardia costiera americana, mentre nei primi sette mesi di quest'anno ne sono stati già raccolti 24.400, con una punta di 3200 in un solo giorno registrata lo scorso 4 luglio. Intanto, il generale Raoul Cedras ha invitato il parlamentare Usa Bill Richardson a recarsi ad Haiti per avviare una trattativa. Richardson aveva già incontrato il capo dei golpisti haitiani un paio di settimane fa e gli aveva preannunciato che alla fine il Congresso avrebbe appoggiato l'iniziativa dell'amministrazione Clinton per un intervento militare. Un portavoce del parlamentare americano ha tenuto a precisare che per il momento non è stata presa alcuna decisione, ma è certo che se Richardson si recherà di nuovo a Port-au-Prince, Cedras cercherà di raggiungere un compromesso che eviti l'invasione. [Ansa-Agi] i BUCHI DELL'ONCI Costo totale {più.spese generali 5000 miliardi^anca/^l 1600 miliardi SOMALIA UGANDA | 1993 1993 v 100 Un bambino haitiano è issato da una barca di profughi su un motoscafo della Guardia costiera