Adelphi, le scelte della discordia di Ernesto Galli Della Loggia

Adelphi, le scelte della discordia ll LA POLEMICA Adelphi, le scelte della discordia Ma l'Adelphi sta «virando» a destra? E' compatibile con la democrazia? La provocazione, lanciata da Ernesto Galli della Loggia nell'Intervista sulla destra appena pubblicata da Laterza (mercoledì scorso La Stampa ne ha data un'ampia anteprima), ha sollevato un acceso dibattito. Alla discussione, presentata su queste pagine domenica scorsa, hanno partecipato Gianni Vattimo, Sergio Quinzio, Susanna Zevi, Elémire Zolla, Marcello Pera e Franco Fortini. Al centro della polemica non solo i numerosi titoli dedicati dalla raffinata casa editrice ai «valori orientali» e all'irra¬ zionalismo, ma soprattutto la figura del pensatore francese Leon Bloy, di cui l'Adelphi ha appena pubblicato Dagli ebrei la salvezza. Secondo Cesare Segre si tratta di un autore «immondo, fanatico, delirante». Gianni Vattimo, invece, benché non senta «l'esigenza di una riedizione di Bloy», nell'iniziativa di Adelphi non pensa che si possa intravedere una «linea politica». Sul «caso», la parola a Guido Ceronetti (che del libro di Bloy ha scritto la postfazione) e a Roberto Calasso, cui abbiamo chiesto di rispondere alle «accuse» di Galli della Loggia.