«Vittima di un incidente molto grave Ha avuto grande forza di resistenza»

«Vittima di un incidente molto grave Ha avuto grande forza di resistenza» L'ESPERTO GIUDICA UN CASO ECCEZIONALE «Vittima di un incidente molto grave Ha avuto grande forza di resistenza» TORINO. Vivere con qualche pallottola nel corpo non è un caso infrequente, soprattutto fra le persone che sono state in guerra. Ma i 35 pallini di piombo con cui da 7 anni LeMond convive sono qualcosa di eccezionale, anche per un esperto di medicina legale come il professor Pier Luigi Baima Bollone, dell'università di Torino. «Nella mia vita - dice - ho visto alcuni casi di intossicazione cronica da piombo per pallini inclusi nei tessuti. Sono però rari, perché il pallino in genere provoca una reazione fibrosa intorno a sé che per così dire lo mura, lo isola dal resto dell'organismo. In qualche caso però c'è ugualmente un assorbimento di piombo che dà origine a fenomeni di intossicazione, il cosiddetto saturnismo». I disturbi (coliche, orlo della gengiva bluastro, inappetenza, cefalea, convulsioni) si possono manifestare sia subito sia molto tempo dopo l'incidente. «Ho visto casi di saturnismo - prosegue Baima Bollone - dopo appena tre mesi. Altre persone invece l'hanno manifesta¬ to dopo qualche anno. Per fortuna oggi ci sono esami di laboratorio che consentono di scoprire l'intossicazione molto presto. In questi casi bisogna ridurre la massa di piombo. E non c'è altra strada che l'estrazione chirurgica. Gli incidenti di caccia, per via del tipo di arma che si usa, sono in genere più gravi delle ferite di guerra. Si ha l'impressione che i reduci vivano bene anche con una pallottola in corpo. Ma hanno nei tessuti una sola pallottola e rivestita di una lega di metallo duro. Le armi da caccia invece sparano tanti pallini, che sono piccole sfere. Uno che ha in corpo 35 pallini ha 35 volte la superficie di questa piccola sfera». [ni. ver.] li professor Pier Luigi Baima Bollone

Persone citate: Baima Bollone, Pier Luigi Baima Bollone

Luoghi citati: Torino