Allarme ozono a Roma e Firenze

Allarme ozono a Roma e Firenze I sindaci: «Restate in casa» Allarme ozono a Roma e Firenze ROMA. E' estate, attenti all'inquinamento. Sembrerebbe un paradosso, e non lo è. E' allarme ozono a Roma, Firenze e persino in una regione come l'Alto Adige, dove tradizionalmente si va a respirare «aria buona». Le centraline segnano inesorabilmente rosso, sono stati superati i livelli di guardia per lo smog da bella stagione: a Roma il sindaco Francesco Rutelli invita bambini, anziani e asmatici a non uscire di casa tra le 12 e le 16, quando il sole picchia e il rischio è di gran lunga più elevato. Poche le speranze che la situazione migliori: le condizioni meteo, annunciano dal Campidoglio, sono «favorevoli al ristagno delle sostanze inquinanti». In una delle quattro centraline della capitale che rilevano la concentrazione di ozono è stato oltrepassato il livello di 180 milligrammi per metro cubo: in largo Magnagrecia alle 16,00 dell'altro ieri il dato registrato è stato di 192 mg per metro cubo. L'esortazione a rimanere chiusi in casa nelle ore più calde, e comunque a non affaticarsi all'aria aperta, è stata espressa anche dal primo cittadino di Firenze, Giorgio Morales. Nella città affollata di turisti, che inconsapevoli del rischio si sottopongono a faticosi tour de force per visitare gallerie e musei, da tre giorni l'inquinamento atmosferico ha superato il livello d'attenzione. Dall'inizio dell'estate, è l'undicesima volta che scatta l'emergenza ozono a Firenze, e il Wwf ha chiesto agli amministratori di garantire un'informazione adeguata anche agli stranieri che stanno trascorrendo un periodo di vacanza in città. Si sfata così il mito secondo cui l'inquinamento atmosferico Francesco Rute sarebbe un problema che ci si lascia alle spalle con l'inizio della bella stagione. In realtà, nonostante nelle grandi città il traffico sia sensibilmente diminuito a causa dell'esodo estivo, ad aumentare l'inquinamento sono le condizioni atmosferiche: il caldo prolungato e la forte irradiazione solare hanno effetti ossidanti, e le conseguenze sull'organismo umano possono essere estremamente sgradevoli, soprattutto nelle persone più deboli o predisposte: irritazioni alle mucose, agli occhi, all'apparato respiratorio. Elevati valori di ozono sono stati riscontrati anche in tutto l'Alto Adige, dove si invitano i più deboli a non affaticarsi all'aria aperta, e i turisti ad usare l'auto sono in caso di necessità. Intanto, è slittata al 30 novembre prossimo l'attuazione della legge italiana sulla pro tezione dell'ozono: il governo secondo quanto ha reso noto il ministro dell'Ambiente Altero Matteoli - ha infatti prorogato il termine previsto dalla legge per l'attuazione delle norme a protezione dell'ambiente in seguito alle contestazioni sollevate dalla commissione di Bruxelles. La contestazione - ha detto il ministro rispondendo alla Camera ad alcune interrogazioni parlamentari - è dovuta sia alla mancata comunicazione preventiva del testo («un vizio formale superabile») sia a causa della violazione delle norme dei trattati comunitari sulla libera circolazione di beni e servizi nel territorio dell' unione europea. Matteoli ha comunque ribadito che entro il 30 novembre «saranno predisposte tutte le necessarie misure» per l'attuazione concreta della legge per la protezione dell'ozono. [r. cri.] Francesco Rutelli Turisti al sole: nelle- ore più calde aumentano i rischi da inquinamento

Persone citate: Altero Matteoli, Francesco Rutelli, Giorgio Morales, Matteoli

Luoghi citati: Bruxelles, Firenze, Roma