«Crocifiggete gli infedeli»

Il capofamiglia condannato a cento frustate gli altri sette sono in carcere I comboniani: pagano la loro conversione al cristianesimo «Crocifiggete gli infedeli» Sudan, una famiglia rischia il supplizio Colti in flagranza, con la Bibbia in mano. Corpo del reato, il certificato di battesimo. Hanno abbandonato il Corano e Allah per la fede cristiana, ma la conversione - che gli islamici considerano come ridda, apostasia - gli costerà forse il supplizio della croce. Una famiglia sudanese è stata arrestata, il padre condannato a cento frustate. Le autorità di Kartum gli contestano il tradimento religioso e intendono applicare la sharia, la legge islamica. Tutti e otto gli Abdalla rischiano la crocefissione. La denuncia viene dai missionari comboniani, che da tempo attendono dal Vaticano una linea meno morbida verso il regime sudanese. «Noi speriamo - scrivono in una nota che questa applicazione della sharia non sia la politica del governo, ma solo l'azione di alcuni sui membri». I padri comboniani ricordano che l'ideologo del fondamentalismo sudanese, Hassan al Turabi, è stato ricevuto in Vaticano l'ottobre scorso, e si domandano «se la Santa Sede non abbia qualcosa da dire su questa vicenda». E chiedono aiuto agli «islamici moderati» di Roma: «Un loro appello alla moderazione sarebbe un benvenuto, anche st tardivo, segno di dialogo interreligioso». La famiglia Abdalla aveva abbracciato il cristianesimo negli Anni Settanta, con il consenso del governo. Ma allora a Kartum non era ancora il '"orano a fare la legge. Il dittatore Nimeiri aveva creato un regime marxista-nasseriano, retto dal kalashnikov e dalla bustarella. Fu un professore gelido e secco, laureato a Londra e alla Sorbona, erede di quel Mahdi che un secolo fa guidò la rivolta islamica e trafisse con le sue zagaglie l'inglese Gordon Pascià, a convertirlo al fondamentalismo. Grazie a lui, il 23 svt.embre dell'83 la sharia dive -ne legge dello Stato. Si chi ~ia Hassan al Turabi, e la sua "'uenza è sopravvissuta -"che 'la caduta di Nimeiri, ' Ila \ ia elettorale di Sadeq el Ma al colpo di stato militare c 1. Tura.. suj) sessantamila guerrieri i io un nemico giurato: i dirika, i cristiani che abitano il Sud di quello sterminato Paese, dove il deserto cede il posto agli iris, e la terra rigurgita petrolio. Da vent'anni gli anya-naya, i guerriglieri cristiani e animisti, si battono contro il regime di Kartum, velenosi come i serpenti cui hanno rubato il nome. Il Sudan è stato campo di battaglia dei due grandi fronti che si dividono l'Africa: quello che parla arabo e prega Allah, quello che studia l'inglese e professa la fede in Gesù Cristo. I ribelli hanno avuto l'appog- gio di Menghistu, l'Egitto ha vegliato su Kartum, Gheddafi ha soffiato sul fuoco. La repressione ispirata da Turabi è stata durissima. Seicentomila morti in cinque anni, tanto è costata la guerra santa che gli islamici hanno mosso a cristiani e animisti. I profughi sono braccati dall'aviazione di Kartum, i bambini dirika venduti come schiavi. Alla persecuzione mancava solo il più infamante e sacro dei simboli, la croce. [al. ca.l Il capofamiglia condannato a cento frustate gli altri sette sono in carcere La persecuzione di Kartum è costata 500 mila vite Una manifestazione filogovernativa a Kartum. Il Sudan è governato da un giunta militare islamica Sopra, Hassan al Turabi

Persone citate: Abdalla, Gesù, Gheddafi, Gordon Pascià, Turabi

Luoghi citati: Africa, Egitto, Londra, Roma, Sudan