D'Alema: se ci sarà crisi un governo istituzionale
D'Alenici: se ci sarà crisi un governo istituzionale Il leader pds in Spagna: no al voto immediato D'Alenici: se ci sarà crisi un governo istituzionale MADRID. D'Alema propone un governo istituzionale ed auspica che il fratello del premier abbandoni la latitanza. Così ha detto ieri all'Istituto italiano di Cultura di Madrid il leader pidiessino, nel suo primo viaggio ufficiale all'estero come segretario della Quercia, dopo l'incontro con il premier socialista Felipe Gonzàlez nel Palazzo della Moncloa. «Questo governo è condizionato in modo indistricabile dal fatto che chi lo presiede ha rilevanti interessi, è esposto ad indagini della magistratura - ha detto D'Alema - per reati compiuti nell'ambito delle imprese di cui è proprietario e nella sua azione di governo è condizionato da questi interessi. Noi pensiamo che un Paese democratico non può essere governato in questo modo. Per cui abbiamo lanciato un monito, una sorta di ultimatum: abbiamo detto al presidente del Consiglio che bisogna che in tempo rapidissimo egli si met¬ ta nelle condizioni di governare il Paese senza essere condizionato dai suoi interessi particolari. Altrimenti questo governo se ne deve andare». D'Alema ha precisato: «La situazione è molto grave. Questo richiede che in modo accelerato si prepari un'altra prospettiva di governo. Berlusconi non ha fornito nessuna spiegazione sugli episodi di questi giorni. Si è limitato ad attaccare i giudici. Certamente se il governo Berlusconi dovesse cadere, si potrebbe andare abbastanza presto alle elezioni. Tuttavia non subito e per due ragioni. Primo: prima di tornare alle elezioni, credo che si debba fare una nuova legge elettorale dato che l'attuale, a giudizio di tutti i partiti, è imperfetta ed ha prodotto molti guasti. Secondo: noi dobbiamo regolamentare il funzionamento del sistema dell'informazione. Ci vorrebbe quindi un governo istituzionale». [g. a. o.]
Persone citate: Berlusconi, D'alema, Felipe Gonzàlez
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