Whitewater, mea culpa al Congresso

Whitewater, meo culpa al Congresso USA Prime ammissioni sui tentativi di addomesticamento delle indagini, archiviato il caso Foster Whitewater, meo culpa al Congresso II consigliere di Clinton: la Casa Bianca sbagliò WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Le audizioni alla Camera dei Rappresentanti sul Whitewater sono iniziate ieri con una lunga deposizione di Lloyd Cutler, consigliere speciale di Bill Clinton per i problemi legali, e con una prima ammissione, se non di colpa, di sostanziale scorrettezza. Venerdì, partiranno le audizioni anche al Senato e così tutta l'attenzione politica verrà concentrata su una storia piuttosto imbarazzante per la Casa Bianca almeno fino a che il Congresso non andrà in vacanza il 12 agosto. Dopo la vacanza di agosto, il Congresso si riconvocherà in settembre prima di sospendere ancora i suoi lavori per le elezioni di medio termine di novembre. Questo significa che l'attenzione sul Whitewater renderà quasi impossibile l'approvazione nei tempi promessi di un compromesso sulla riforma sanitaria. Inoltre, si andrà alle elezioni, oltre che sull'onda di questa sconfitta presidenziale, sull'onda di critiche, accuse e probabilmente di qualche nuova rivelazione sul Whitewater. Questo spiega perché nella capitale, e in particolare alla Casa Bianca, ci sia nervosismo, nonostante le audizioni che cominciano questa settimana riguardino, come ha detto l'accusatore di Clinton alla Camera, il repubblicano Jim Leach, «solo il 5% della questione Whitewater». Le audizioni, infatti, sono limitate ai due punti sui quali il procuratore speciale Robert Fiske ha già concluso la sua indagine: gli incontri impropri tra la Casa Bianca e funzionari del Tesoro per tenere sotto controllo l'indagine amministrativa e il suicidio di Vincent Foster. Sul primo punto Fiske ha concluso che non vi sono «elementi sufficienti» per incriminare le persone interessate. Sul secondo, il procuratore ha accetta¬ to la tesi della polizia, secondo la quale quello di Foster è stato un suicidio. Viste così, la audizioni sembrerebbero innocue. Ma non è così. Il fatto che, sul primo punto, il procuratore non abbia individuato «elementi» per incriminazioni non significa che non siano state violate regole etiche delle quali la legge federale non si occupa, ma che sono codificate in sede amministrativa. L'ammissione fatta da Cutler è rilevante anche per quello che cerca di coprire: «Non ci siamo attenuti a quell'alto livello di comportamento che dovremmo richiedere a noi stessi. Anche se i contatti tra la Casa Bianca e il Tesoro non hanno violato regole etiche, sarebbe stato meglio se molti di quei contatti non ci fossero stati». La «via crucis» della prima coppia avrà poi un'altra tappa a ottobre, quando Hillary dovrà comparire in tribunale per difendersi da accuse di scorrettezza nella messa a punto del progetto sanitario. Paolo Passarmi

Luoghi citati: Usa, Washington