«Panorama», l' ora della svolta

«Panorama», Poro della svolta «Panorama», Poro della svolta // settimanale targato Fininvest prende le distanze dal Cavaliere MILANO. «C'è bisogno di un giornalismo più etico». Così Andrea Monti, direttore di Panorama, ha spiegato ieri ai redattori del suo giornale la svolta anti governativa del settimanale della Mondadori (controllata dalla Fininvest berlusconiana). Piuttosto ottimista fin dal principio sull'avventura politica di Silvio Berlusconi, Panorama nell'ultimo numero ha cambiato linea segnalandosi per la copertina irridente e il durissimo articolo del direttore nei riguardi del presidente del Consiglio. Improvvisamente scavalcati a sinistra, i redattori - che a più riprese avevano denunciato il rischio di «normalizzazione» di Panorama nel coro aziendale prò Berlusconi - si sono visti convocare in assemblea dal direttore per confermare la «svolta». Andre Monti ha sottolineato l'esigenza di una «maggiore eticità professionale» e di una «attenta funzione critica» da esercitare sulle azioni del governo. E ha anche ammesso che la perdita di copie nei confronti del rivale storico, L'Espresso, «ha avuto anche ragioni politiche e non soltanto di marketing». Non si tratterebbe in ogni caso di un vero e proprio cambiamento di linea. «Panorama resta fedele a se stesso», ha tenuto a precisare il direttore Monti, e alla sua concezione anglosassone del giornalismo resa celebre dal motto «I fatti separati dalle opinioni». «Per esprimere un'opinione critica sul governo di Silvio Berlusconi - ha concluso Monti - abbiamo prima dovuto aspettare i fatti, che purtroppo ora sono davanti agli occhi di tutti». [r. m>]

Persone citate: Andrea Monti, Berlusconi, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Milano