Falsari ad «alta definizione»

Falsari ad «alta definizione» Roma, scoperta una raffinata stamperia clandestina, in carcere un giordano Falsari ad «alta definizione» Con il computer ottenevano banconote perfette ROMA. Un mese di indagini e la raffinata «stamperia» di banconote da grosso taglio «pezzi» da 100.000 lire o da 100 dollari americani, ma anche dinari della Giordania - è capitolata davanti agli esperti della Squadra Mobile della Questura di Roma. La stamperia clandestina era in grado di inviare informazioni telematiche, sui falsi che produceva, in qualsiasi Paese del mondo. Gli agenti della sezione repressione falso monetario hanno arrestato ieri mattina all'alba un cittadino giordano, Al Farrj Walid Khaled, 45 anni, nato a Amman, sedicente medico ma esperto in falsi, con precedenti in Italia ed in altre nazioni europee. Il giordano, che viveva a Roma nel quartiere di Pietralata, aveva organizzato nella sua abitazione in via degli Ortaggi 28 una stamperia dotata di so¬ fisticate attrezzature telematiche, che ora anche in grado di distribuire a terzi - per telefono in qualsiasi parte del mondo - le sue elauorazioni. Sono stati infatti sequestrati tre personal computer che, da una prima analisi dei periti della scientifica, appartengono ad una tecnologia avanti di 10 anni rispetto agli standard commerciali. Allo stesso livello anche il resto dell'attrezzatura composta da scanner ad alta definizione, lettori ottici, modem ed altro. Queste apparecchiature permettevano infatti la «microscopica lettura» di qualsiasi tipo di documento - e quindi anche delle banconote - permettendone una successiva elaborazione informatica che veniva immagazzinata nella memoria dei computer con tutti i particolari delle banconote analizzate, sfruttando anche le caratteristiche di un programma di grafica ad «alta definizione». Un ulteriore sottoprogramma permetteva poi di «calibrare» i colori delle banconote in modo da raggiungere un risultato ottimale, del tutto simile al reale. Il pacchetto di programmi, una volta acquisita l'immagine, veniva sottoposto poi ad una sorta di «pulizia» per rendere la banconota nuova «di zecca» per passare infine le informazioni ad una stampante che riproduceva l'immagine su carta speciale, o su carta normale. Sulla base di numerose prove, si riusciva infine ad ottenere la riproduzione quasi perfetta. La polizia scientifica e gli esperti della Banca d'Italia (che hanno già esaminato le banconote italiane), concordano sul fatto che le nostre banconote sono state riprodotte in maniera quasi perfetta. [Agi]

Persone citate: Walid Khaled

Luoghi citati: Amman, Giordania, Italia, Roma