«Noi, cacciatori dei killer dai ponti» di Pierangelo Sapegno

«Noi, cacciatori dei killer dai ponti» «Noi, cacciatori dei killer dai ponti» Una notte con la pattuglia della Stradale SULLA VOLANTE A LIVORNO MONTECATINI DAL NOSTRO INVIATO Lei si chiama Gabriele Ragni? «Bagni. B come Bologna». Gabriele Bagni, di Empoli, 21 anni. «Ecco. Io avevo notato uno strano oggetto nero che volava contro la mia macchina. Ma a quel punto era troppo tardi per far qualcosa». E la Citroen CX ha lo sportello ammaccato, «guardi qui». Questa domenica di luglio è cominciata così, e non importa se sembra un rapporto di un altro posto che non sia l'Italia delle vacanze, se accade qualcosa di irreale che ci accompagna sulle strade del mare. E' tutto perfettamente vero. E ora che sono le 22,15, domenica sta per finire. L'agente scelto Antonio Scimmi è appena arrivato, ha già fatto la manovra ad U davanti al casello. «Vivere, anche se sei spento dentro, vivere vivere...» Quando Vasco Rossi ha finito di cantare, la piccola macchina rossa che viene dal mare si avvicina alla pattuglia, con la signora sepolta dalle valigie, gli asciugamani che escono dai finestrini, il marito con i baffetti schiacciato sul volante. ((All'uscita della Ginestra», racconta lui buttando il naso fuori dal finestrino, «c'era un signore che raccattava qualcosa, era da solo». Da solo? «Magari era uno di quelli, io non so». E la moglie fra le valigie: «Meglio avvisare, no?». Sì, signora, grazie. Ci penserà l'agente scelto Scimmi che deve tornare sulla superstrada per Livorno. Domenica da matti. Scimmi si schiaccia il berretto in testa. Anche i bambini si sono messi, li hanno visti gli automobilisti, vicino a Firenze, tirar tartine o chissà che altro contro le macchine. Ci fosse almeno un senso in tutto questo correre come birilli, sbattuti da una segnalazione all'altra. Questa è un'altra notte senza ragione. Checché ne dica il Vampiro. «E' il Vampiro che vi parla dalle onde di radio Veronica, anche questa sera. Vivete bene. La notte è magica, ragazzi, con le sue luci cullate dal buio, le sue strade, i suoi misteri. Guardate che notte, ragazzi». Vallo a spiegare all'agente Sassi Celestino con la paletta infilata nello stivalone al posto di controllo di Firenze Signa. O all'agente Orazio Signore con il mitra imbracciato, a gambe larghe, di fianco all'Alfa, con la portiera spalancata. ((Avanti 534...» Scariche e sibili. «Fate attenzione al cavalcavia, prima di immettervi sull'Ai2, nei pressi di Migliarino...». Ore 21,47, guardate che notte sta per arrivare. Adesso, Signore è seduto accanto alla radio. «C'era qualcuno che tirava sassi. Ce l'hanno segnalato dalla sottosezione di Rosignano...». E' la prima segnalazione vera, a quasi tre ore dall'inizio del turno, in questo magma assurdo di paure e denunce. Alle 19, da Montecatini, l'ispettore Giuseppe Franco aveva organizzato tre pattuglie. Una verso Altopascio, una per Firenze e l'altra in mezzo, a correr dove c'era più bisogno. Per tutto questo tempo, lavoro di controllo (ogni tanto, una macchina rubata) e di soccorso soprattutto: due motociclisti di Firenze senza benzina, una Kawasaki di Vicenza con la gomma bucata, una Y10 in panne, una staffetta per portare il sangue all'ospedale di Livorno. Angeli della strada, paiono. E ora bisogna toglierli a queste incombenze per dirottarli sulle tracce irreali di un gioco criminale, «Tutto quello che accade sulla strada è compito nostro», spiega Franco. «Ma qui c'è un moltiplicarsi di fatti e eventi che preoccupa. Voi giornali fate bene ad avvertire la gente del pericolo. Però, quanto incidete come cassa di risonanza su questi episodi?». Già, quanto incidiamo? E pensare che su questo tratto sarebbe una domenica tranquilla. Ore 22, 30, giornale radio. «Domenica tragica sulle strade d'Italia. 53 morti». Altra musica, invece, dal Centro operativo di Firenze Nord. «899. Traffico regolare, cielo sereno», dice una voce e il sovrintendente Francesco Maria registra. 235 e 494 dove sono? «Quattro nove quattro al 390 Sud. Tutto a posto. Traffico regolare e cielo sereno». Solo che qui ci sono i pazzi che lanciano i sassi sulle macchine. Oggi pomeriggio sul cavalcavia, in zona Pistoia. Stanotte due veicoli danneggiati: una Reanult Clio sulla Firenze mare, a mezzanotte e mezzo; alle 4,40 sulla Al vicino a Firenze Sud: «danni al parabrezza». Ma non sembra incredibile tutto questo? Una delle prime volte, ricorda Piero Maurizi, assistente capo, stazione di Pisa, «quasi un anno fa, avevano lanciato da un ponte un palo della segnaletica e una macchina era finita nel burrone. Erano in 4 dentro, per fortuna non s'erano fatti niente e i giornali non ne avevano manco parlato». Ma adesso è come se ci trovassimo in mezzo a una guerriglia assurda. Si può davvero non parlarne? Quando l'agente scelto Scimmi e l'agente Mario Scattone salgono sul ponte Turbone in zona Bottinaccio indicano la curva al buio prima della salita: «I ragazzi avevano nascosto la macchina lì. Tre o quattro. Poi hanno lanciato i sassi da qui. E' stato il primo episodio, quest'estate». Ora la minaccia non arriva solo dai ponti. Tirano le pietre dalle moto o dalle vetture sulla corsia opposta, o nascosti dietro a un muretto, come racconta Gabriele Bagni: «Sono sicuro. Fra gli svincoli di Montelupo Fiorentino e la Ginestra, verso Firenze. Lì c'è una fitta macchia dentro la quale è facile non farsi vedere, lanciare il sasso e scomparire nel nulla». E mentre Scimmi e Scattone fermano le macchine, dalla radio chiamano ancora: «Sul cavalcavia, sopra Capanne, hanno notato un gruppo di ragazzi...». E allora via, di nuovo. Ma su quel ponte adesso non c'è più nessuno. Arriva una Uno, un tipo in bermuda e canottiera: «C'era una Mercedes targata Pisa che ha visto una pattuglia della polizia e ha fatto una manovra azzardata per non fermarsi». Altra segnalazione, al km 42,300. E poi la radio che chiama ancora: «Trovato niente?». Qui, tutto a posto. Bisognerà attendere la mattina per registrare l'ennesima aggressione. Denuncia ai carabinieri di Legnaia, superstrada Firenze-Livorno: «L'automobilista David Sacchi, 20 anni, di Firenze, viaggiava su una Fiat Tempra Station Wagon quando un piccolo sasso ha colpito il parabrezza della vettura...». Ecco, è questa la notte che è andata via, quando «il Vampiro sta per rientrare in Transilvania. Perché la magia è finita, ragazzi miei. E il sole mi fa male, mi abbaglia, mi rovina». Radio Veronica, un'estate insieme. C'è l'alba, di nuovo. «Buon viaggio, anche a voi, che andate con il giorno». Pierangelo Sapegno «Questa emergenza ci distrae da altre incombenze Spesso corriamo dietro segnalazioni fasulle» La polizia stradale ha costituito una task-force per contrastare l'escalation di episodi teppistici, con lancio di sassi dai cavalcavia delle autostrade. Ieri i primi risultati, con due fermi a Frosinone