PER SAMARITANI di M. Vali.

PER SAMARITANI PER SAMARITANI Pittore e scenografo di un visionario teatro SPOLETO IUSTO che Spoleto, presso la Manna d'oro, chiesina accanto al Teatro Caio Melisso, si ricordi di Pier Samaritani, scenografo che fece molto per il Luigi squisito teatro di Spoleto, di tutto il mondo, e che troppo presto è ingiustamente scomparso. Una vecchia idea, quella di Menotti, di mostrare il Samaritani pittore, ritrattista ma non soltanto. Lui, devoto al teatro, non aveva tem¬ po per la sua arte privata: ora ci pensano gli eredi, Simona Marchini, proprietaria di queste opere quasi segrete, e Patricia Corbett, che firma un bel saggio del catalogo «Joyce & Co». Se la musica si fa sempre condizionamento, per uno scenografo attento come Samaritani qui si fa mood e stimolo. Una macchia, quasi alla Victor Hugo, uno scurore feroce, alla Goya, ma poi la nube si squarcia, che siano i biancori neoclassici di una Vestale o le ombre egizie di una Semiramide, e l'immagine mette a fuoco una sua inconfondibile atmosfera. Sarebbe ingiusto limitarsi alle citazioni di Gustave Moreau o ai ricordi dei Bibbiena, così come sottolineare le tangenze con Fabrizio Clerici o con Lila de Nobili. Samaritani aveva una sua visionarietà inconfondibile, che bene mettono in luce questi suoi nuvolosi bozzetti, [m. vali.]

Persone citate: Fabrizio Clerici, Goya, Gustave Moreau, Lila De Nobili, Patricia Corbett, Pier Samaritani, Samaritani, Simona Marchini, Spoleto, Victor Hugo

Luoghi citati: Bibbiena