Vendetta trasversale per lo stupro di Enzo Laganà

Esperimento in Inghilterra Crotone, ucciso il fratello di un ragazzo sospettato di violenza carnale Vendetta trasversale per lo stupro L'omicidio sarebbe stato commesso da un innamorato della ragazza REGGIO CALABRIA. La vendetta non poteva tardare. La violenza subita non aveva colpito soltanto la vittima, una ragazza polacca, ma anche, indirettamente, gli amici che in Calabria l'avevano condotta. E quando la vendetta non ha potuto raggiungere il colpevole, si è abbattuta sul fratello di questi che si era rifiutato di indicare il posto dove il «ricercato» si era nascosto. E' accaduto la notte scorsa a Ciro Marina, 15 mila abitanti, sulla costa jonica della nuova provincia di Crotone. Seconda vittima di questo fatto di sangue, un ragazzo del luogo, diciottenne, Giuliano Santoro, nullafacente ed appartenente ad una famiglia «di rispetto»: il padre era stato assassinato un anno dopo la sua nascita nel corso di una guerra tra le bande mafiose della zona. Il corpo del ragazzo è stato trovato un'ora dopo la mezzanotte su una stradina in terra battuta in contrada Lipuda, nella zona Sud del paese proprio verso il mare dove vi sono campeggi, ristoranti, dancing e bar. Una pattuglia dei carabinieri lo ha trovato crivellato da ben nove colpi di pistola sparatigli a bruciapelo; molti in volto ed in bocca quasi a significare nell'eloquente simbolico linguaggio della malavita, che si era trattato di una vera e propria punizione perché la vittima non aveva voluto parlare. Il mancato rinvenimento sul posto di mezzi dimostrava chiaramen- te che il giovane vi era stato portato lì per essere poi ucciso o che il delitto era stato compiuto altrove ed il cadavere trasportato successivamente ed abbandonato. Anche se Giuliano Santoro nonostante la giovane età pare fosse già inserito nel mondo della delinquenza, gli inquirenti hanno messo in relazione il delitto con un episodio di violenza carnale denunciato ai carabinieri una settimana addietro. A subire lo stupro è stata una ragazza polacca, B. S., 20 anni, una delle tante che nella stagione estiva vengono sulla costa jonica calabrese per lavorare nei camping, in bar e ristoranti non sempre con regolare visto di lavoro o di soggiorno. B. S. aveva preso alloggio da qualche settimana in un'abitazione privata vicino a Marina e su di lei aveva messo gli occhi Giulio San- toro, 21 anni, fratello di Giuliano, anch'egli nullafacente. La corte spietata sul posto di lavoro o per le vie del paese non aveva sortito alcun effetto anche se la cortesia della straniera era stata intesa come una certa disponibilità. Fatto sta che in base alla denuncia, Giulio Santoro la sera del 18 si sarebbe introdotto con una scusa nell'abitazione della ragazza e l'avrebbe violentata. B. S. ha subito sporto denuncia e il presunto violentatore si è immediatamente reso irreperibile. La straniera avrebbe denunciato l'accaduto, oltre che ai carabinieri, a chi aveva a cuore la sua permanenza a Ciro, e la reazione sarebbe stata ben più tempestiva se Giulio Santoro non si fosse reso uccel di bosco. Per scovare il responsabile i vendicatori si sarebbero rivolti forse più volte al fratello minore del violentatore ricevendo però sempre una secca risposta: «Non so dove sia». Fino alla sera di sabato quando, convinti che il ragazzo fosse invece a conoscenza del posto dove il fratello si era nascosto, lo hanno punito vendicando nel contempo anche l'affronto subito dalla giovane polacca. Ieri i carabinieri hanno rintracciato Giulio Santoro e lo hanno messo in stato di fermo in relazione alla denuncia di violenza. Potrebbe contribuire a mettere gli inquirenti sulle tracce degli assassini del fratello. Enzo Laganà La vittima aveva diciotto anni e si era rifiutata di rivelare il rifugio del parente I posti di blocco non hanno ancora dato esito alle ricerche degli assassini del giovane

Persone citate: Ciro Marina, Giuliano Santoro, Giulio Santoro

Luoghi citati: Calabria, Crotone, Reggio Calabria