Tiro a segno sulle autostrade

Gli episodi in Toscana, Veneto e Lazio. Catena di incidenti sulla via dell'esodo: 6 le vittime Gli episodi in Toscana, Veneto e Lazio. Catena di incidenti sulla via dell'esodo: 6 le vittime Tiro a segno sulle autostrade Nuovi lanci di sassi, scacco alla polizia ROMA. Sta diventando un bollettino quotidiano di «guerra» sulle autostrade: da una parte teppisti che attuano una sorta di «tiro a segno» contro le vetture e poi si dileguano; dall'altro le forze di polizia che cercano di arginare il fenomeno con nuove iniziative e con una «task force» che veglierà sui vacanzieri italiani e stranieri. Ma intanto l'incubo continua. Ieri sono finite nel mirino tre strade di grande comunicazione. Ancora la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, poi il Grande raccordo anulare di Roma e quindi la Milano-Venezia. In Toscana, due i casi segnalati. Il primo l'altra notte alle 23 alcune pietre sono state scagliate sulla superstrada da sconosciuti appostati nella boscaglia. L'episodio è avvenuto a Ginestra, nella corsia diretta verso Firenze, nelle vicinanze di una pattuglia della polizia stradale. Gli agenti hanno infatti notato, poco dopo il lancio dei sassi, un'auto ferma in una piazzola di sosta e si sono avvicinati. L'auto, ha detto il conducente, era stata colpita alla fiancata, senza riportare grossi danni. La pattuglia è ripartita per cercare gli autori del gesto, appostati nella boscaglia sulla scarpata laterale della superstrada, ma non hanno trovato nessuno. L'altro episodio è avvenuto verso le una della notte scorsa sull'Autostrada del Sole, nei pressi del casello di Prato-Calenzano. Un automobilista, a bordo di un'Alfa 164, ha notato che da un cavalcavia venivano gettati dei sassi, che però non avrebbero colpito nessuna auto. Il comandante provinciale della Polizia stradale di Firenze, Claudio Gatti, ha inoltre affermato che da alcune segnalazioni di automobilisti sono scattate le ricerche di una Renault 5 e di una Fiat Tipo; le auto sono state rintracciate ma non sono stati trovati elementi per indicare i conducenti e gli occupanti delle macchine come i responsabili dei lanci dei sassi. Diverse altre segnalazioni, tuttavia, si sono rivelate senza fondamento, forse per una sorta di psicosi. Attimi di paura invece a Roma, ieri pomeriggio verso le 17. Un automobilista romano che aveva da poco superato lo svincolo per l'Auralia, sul Grande raccordo anulare, all'improvviso si è visto arrivare sul parabrezza una pietra. Tanta paura, il vetro dell'auto in frantumi, ma a lui è andata bene, neppure un graffio. Appena arrivato a casa, Luciano Trentadue, di 28 anni, ha chiamato la polizia denunciando quanto gli era accaduto. Agli agenti ha raccontato che mentre tornava a casa, circa due chilometri e mezzo dopo lo svincolo per l'Aurelia, nella corsia interna in direzione della Cassia, si è visto lanciare un sasso contro la sua Fiat Uno da alcuni giovani, nascosti dietro alcuni cespugli. La polizia, che insieme all'automobilista ha fatto un sopralluogo, ha trovato sull'asfalto, proprio nel posto indicato, una grossa pietra bianca. La polizia ha fatto una battuta nella zona, senza però trovare traccia dei teppisti. Teppisti in azione anche in Veneto. Il fatto è avvenuto lungo l'autostrada A 4 «Serenissima» nei pressi di Grisignano di Zocco, in provincia di Vicenza. Una automobilista si è vista piombare sul parabrezza della vettura alcuni sassi, fortunamente non di grandi dimensioni, scagliati poco prima da un cavalcavia che in quel tratto attraversa 1' autostrada. La donna si è fermata alcuni metri più avanti per controllare i danni all'automobile e per tentare di individuare, ma inutilmente, gli autori dell'improvvisa sassaiola. Per arginare i teppisti su tutta la rete stradale e autostradale italiana sono stati intensificati i controlli delle forze dell'ordine. Tremila pattuglie di polizia stradale, poliziotti in borghese, carabinieri, Anas e Società autostrade: tutti saranno mobilitati nella attività di prevenzione e di investigazione. Su un comportamento così irrazionale, come quello dei «lanciatori di sassi» che sono spesso minorenni, interviene con un commento monsignor Ersilio Tonini. Il vescovo di Ravenna afferma che i giovani hanno «un forte bisogno di farsi valere: possono realizzarlo impegnandosi in azioni positive, che li gratifichino socialmente, ma anche, quando manca una coscienza critica, compiendo azioni riprovevoli». Questo succede - spiega mons. Tonini - se non si riesce a superare l'adolescenziale fase dell'emotività sviluppando adeguate capacità valutative. Allora si resta degli «animaletti inconsapevoli». Ma lo psichiatra avverte: «Non guidate con il naso all'aria, non mettetevi al volante con la preoccupazione che possa colpirvi una pietra lanciata da un cavalcavia, più ancora di un possibile sasso, la vostra insicurezza potrebbe essere fonte di seri guai». L'invito è di Pietro Rocchini, che aggiunge: «Gli ultimi episodi di sassaiole sulle auto che passano sotto i ponti delle autostrade stanno generando una vera e propria "sindrome da cavalcavia"». Infine, nell'esodo del weekend, si registrano ancora tragedie. La prima sull'autostrada del Brennero, all'altezza del comune di Nogarole Rocca in provincia di Verona: in una collisione fra due autovetture sono morti una donna, Rosanna Cozzi, veronese di 39 anni, e i suoi due figli, Andrea e Mattia Montanari, rispettivamente di 7 anni e di 12 anni. Stavano tornando dalle vacanze. Incidenti mortali anche in Piemonte. Giovanni Colombo, diciotto anni, residente ad Oleggio, è morto nello scontro della sua moto con un autovettura avvenuto sulla strada statale per il Lago Maggiore. E nel Vercellese, un giovane di ventuno anni, Manuel Chioso, residente a Santhià, ha perso il controllo della sua moto ed è finito fuori strada. Ed ancora Giovanna Balducci, 32 anni, di Torino, è morta ieri pomeriggio in un incidente stradale avvenuto nel Cuneese, in cui è rimasta coinvolta anche la figlia, di soli otto anni, in maniera grave. Paolo Que rio Dilagala psicosi: distrazioni al volante e false segnalazioni lllllll LE PENE PER I TEPPISTI REATO CONTEMPLATO PENA BASE PREVISTA DANNEGGIAMENTO FINO A) ANNO LESIONI COLPOSE GRAVISSIME DA 3 MESI A 2 ANNI ATTENTATO A SICUREZZA TRASPORTI DA 1 A 5 ANNI OMICIDIO COLPOSO DA 1 A 5 ANNI TtHTMA STRAGI UNO A 12 ANNI OMICIDIO PRETERINTENZIONALE DA 10 A 18 ANNI OMICIDIO VOLONTARIO FINO A 21 ANNI A sinistra, auto in coda. A destra, controlli della polizia

Persone citate: Aurelia, Claudio Gatti, Ersilio Tonini, Giovanna Balducci, Giovanni Colombo, Mattia Montanari, Paolo Que, Pietro Rocchini, Rosanna Cozzi, Tonini