«Maledetto, dica dove sono»

«Mqledettof dica dove sono» «Mqledettof dica dove sono» L'ultimo appello della madre «Ormai desidero solo ucciderlo» ROMA. Quando una giovane funzionarla di polizia, Francesca Monaldi, con le dovute maniere, le ha comunicato che il marito da oggi si trova agli arresti per triplice omicidio, Stefania Adami s'è sentita male. Ha cominciato a piangere al telefono. Ha capito che la magistratura ha perso le speranze. E anche lei, ormai, non spera più. «Io sento solo il desiderio dice con foga - di ammazzarlo. Di potergli fare quello che lui ha fatto ai miei figli». Eccola, Stefania. E' una madre smagrita che non mangia da mesi. Non riesce a darsi pace. Con lei c'è la madre, signora Annamaria, per consolarla. «Sa - esordisce la signora e sembra quasi rivolgersi più alla figlia che al cronista - la speranza è l'ultima a morire. Io non ci credo. Ma sono, anzi siamo, preoccupatissimi». Stefania però non ascolta. Segue il filo dei suoi ragionamenti. Pensa a quel suo ex marito, Tullio Brigida, e alla sua follia. «Ora spero che si decida a dire dove sono i miei figli. Vivi o morti che siano». E fa impressione questa sua insistenza sull'aggettivo «miei», a proposito dei figli. «Il magistrato avrà fatto le sue indagini. E quindi ha fatto quello che doveva fare. Io però me lo aspettavo. Anche se, come madre, dentro di me avevo ed ho sempre la speranza di ritrovare i miei bambini vivi. Mi auguro che questa accusa fac- eia reagire mio marito. Dica finalmente la verità. Perché fino ad ora, è chiaro, ha detto solo bugie. E ormai sono preparata a tutto». Lei è una donna sfinita dalla tensione e dal dolore. «Sono molto stanca. Lasciatemi in pace. Non ho voglia di parlare con nessuno. Andate a parlare con gli altri, con l'investigatore privato di mio marito o con il suo amico Vincenzo Billotta. Parlate con loro della pistola con cui ha ucciso i miei figli». [fra. gri.] Francesca Monaldi, la mamma

Persone citate: Francesca Monaldi, Stefania Adami, Tullio Brigida, Vincenzo Billotta

Luoghi citati: Roma