Il parroco «Darò sberle ai ladri»

Furti in chiesa Furti in chiesa Il parroco «Darò sberle ni i ci tiri LA SPEZIA NOSTRO SERVIZIO Ceffoni, sonori ceffoni a chi viene beccato con le mani nel sacco. E così rieccolo don Camillo che dal pulpito della sua chiesa grida vendetta, tremenda vendetta. Il bersaglio è cambiato, il nemico non è più Peppone il comunista. Non è la politica ad avvelenare i giorni e le preghiere di don Renzo Cortese: sono i ladri. Da oltre due mesi, pezzo dopo pezzo, elemosina dopo elemosina, gli stanno saccheggiando la parrocchia. La snervante ripetizione ha frantumato la pazienza di un sacerdote che dal suo angolo periferico, Fossiterme, da sempre guida in trincea la difesa dei disadattati. Ma adesso hanno davvero esagerato. «Basta - ha detto - sono all'esasperazione. Prima o poi pescherò questi furbacchioni con le mani nel sacco. Una bella lezione a suon di ceffoni non glie la toglie nemmeno il Padreterno». Lanciata la sfida don Renzo fa scattare il coprifuoco. La chiesa di San Francesco quando lui deve allontanarsi è ora costantemente sorvegliata da volenterosi parrocchiani. Le ore critiche sono quelle pomeridiane quando la maggior parte della gente è al mare e chi resta vive la latenza del bisogno di preghiera. Il parroco è sempre appostato e trattiene lo sdegno: «Lasciate che li acchiappi...». Funzione, questa, più adatta ai carabinieri i quali, subissati di denunce, hanno setacciato le abitazioni dei soliti non troppo ignoti. Così da una casa del quartiere popolare delle Pianazze ieri è saltato fuori un porta-offerte immediatamente riconosciuto dal super-derubato parroco di Fossiterme. Il colpevole è stato denunciato per ricettazione. Ma l'elenco degli oggetti rubati nella chiesa di San Francesco è ancora lungo. Sabato scorso sono state trafugate dall'altare due tovaglie di lino e dall'ingresso è sparito un prezioso colonnino. Dai e dai dalle cassette delle offerte sono stati prelevati in questi due mesi almeno cinque milioni. La canonica è stata alleggerita di macchine fotografiche, macchine da scrivere, libri, eccetera. Poi dai raid solitari i ladri sono passati alla provocazione. «Qui si terrorizzano i fedeli - denuncia il prete - un operaio intento ai lavori di manutenzione è stato minacciato e ha dovuto consegnare il portafogli con l'intero stipendio. E' davvero troppo». Ma allora, don Renzo, basterà qualche sono ceffone? Il prete nicchia, la sua carità cristiana messa a dura prova rischia di incrinarsi sotto il peso dell'indignazione e non vuole dire di più. Quasi a sottintendere: li attendo in confessionale per assolverli, ma solo dopo il pentimento. Donatella Bartolini

Persone citate: Donatella Bartolini, Renzo Cortese

Luoghi citati: La Spezia