La delibera sull'autodromo resta ai box

La delibera sull'autodromo resta ai box Il Consiglio regionale non ce l'ha fatta, ma gli organizzatori sono ottimisti: il gran premio si corre La delibera sull'autodromo resta ai box Slitta a lunedì l'approvazione delle modifiche alla pista di Monza MILANO. Il Consiglio regionale della Lombardia ha aggiornato a lunedì la conclusione del dibattito sulla «leggina» che autorizza l'avvio dei lavori per le modifiche richieste dai piloti in vista del G. P. d'Italia di Formula 1, l'I 1 settembre. I tre articoli del provvedimento sono stati approvati, ma, prima del voto finale, bisognerà discutere ancora di alcuni ordini del giorno che potrebbero avere ripercussioni sul testo definitivo. Secondo alcune indiscrezioni, intanto, la direzione dell'autodromo avrebbe fatto sapere che, se la leggina non fosse passata entro la fine della settimana, non ci sarebbe più il tempo materiale per gli interventi. Ma il pericolo che il Gran Premio di Formula uno in programma a settembre salti non c'è: in questo caso potrebbero infatti esserci soluzioni alternative che renderebbero possibile sia lo svolgimento della gara sia la tutela massima dei piloti. Le norme in questione riguardano i lavori per la creazione di uno spazio di sicurezza nelle due curve di Lesmo, lavori che richiedono l'abbattimento di circa cinquecento alberi. Gli articoli ieri approvati consentono alla giunta di agire in deroga ai vincoli paesaggistici e ambientali del parco. La riunione del Consiglio giunge dopo due mesi di polemiche seguite alle morti di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger a Imola, durante il Gran Premio di San Marino. Gli argomenti a favore dell'abbattimento degli alberi erano, sostanzialmente, che non ne esiste al mondo una quantità o qualità tale la cui tutela sia così essenziale da contrastare accorgimenti che salvaguardino vite umane. Gli oppositori ribadivano, e continuano a farlo, che tagliare quegli alberi è un sacrificio inutile, perché le mi¬ sure di sicurezza da prendere sono ben altre: prima di tutto quella di stabilire limiti di velocità alle macchine, il che peraltro è già previsto dalle regole internazionali dell'automobilismo per il 1995. Fra gli alberi destinati a cadere, ci sono numerose robinie, che crescono dovunque in Europa, ma anche un centinaio di querce plurisecolari. A chi sottolinea che perciò il sacrificio sarebbe ancora maggiore, altri ribattono che esso sarebbe compensato dal salvataggio del Gran Premio, una delle risorse più importanti di Monza. Alberi a parte, lo scontro si è arroventato per ragioni politiche; su un quorum di 39 consiglieri richiesto ieri, si sono dichiarati a favore della leggina la Lega, il partito popolare italiano, i socialisti, e l'indipendente Corbani. Le opposizioni - verdi, pds, msi-an, liberali, pensionati e altri gruppi minori - hanno più volte ab¬ bandonato l'aula al momento del voto, per fare mancare il numero legale. Le richieste dei piloti erano emerse in seguito a diversi sopralluoghi; durante l'ultimo, il 14 scorso, sono state avanzate altre richieste di miglioramento, ma interne al circuito e dunque tali da non comportare ulteriori interventi sul parco. L'approvazione della leggina non esaurirà comunque i problemi. La giunta regionale infatti dovrà approvare il progetto che la società concessionaria dell'autodromo presenterà per i lavori. Nei prossimi giorni il problema sarà discusso nei Consigli comunali di Monza e di Milano, proprietari delle aree in concessione alla Sias; per tagliare gli alberi occorrono le loro autorizzazioni e i pareri della Sovrintendenza e del ministero. Ornella Rota

Persone citate: Ayrton Senna, Corbani, Formula, Ornella Rota, Roland Ratzenberger