Sì, il Cavaliere era eleggibile di Adn Kronos

Sì, il Cavaliere era eleggibile Sì, il Cavaliere era eleggibile GIUNTA ELEZIONI ROMA. Silvio Berlusconi ha rischiato di dover rinunciare al titolo di «onorevole» anche se l'esito del voto in giunta per le elezioni di Montecitorio ha riservato al presidente del Consiglio un consistente margine di sicurezza. L'organismo della Camera chiamato a giudicare sulla eleggibilità, infatti, si è riimito ieri per esaminare alcuni casi, fra i quali, appunto, quello di Berlusconi. La vicenda nasce all'indomani del voto del 27 e 28 marzo, dopo che un candidato ha impugnato l'elezione del leader di Forza Italia in base ad una norma del testo unico del 1956 sull'incompatibilità tra mandato elettorale e titolarità di una concessione di Sta- to (in questo caso televisiva). Al momento del voto in giunta si sono ritrovati in 19 su trenta, dei quali 13 si sono espressi per l'eleggibilità, 4 contrari e due astenuti. Uno dei due presidenti, il verde Alfonso Pecoraro Scanio, ha protestato, lamentando troppa «rassegnazione» da parte delle opposizioni «che sono andate in giunta come se la sconfitta fosse inevitabile, pensando che era una battaglia persa in partenza». Invece, secondo Pecoraro Scanio, «se le opposizioni si fossero presentate compatte, viste anche le defezioni tra le file della maggioranza, probabilmente ora Berlusconi non sarebbe più onorevole». [Adn Kronos]

Persone citate: Alfonso Pecoraro Scanio, Berlusconi, Pecoraro Scanio, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Roma