Addio trasgressione Chanel torna al classico di Antonella Amapane

Parigi, nuovo trionfo per la Schiffer che con altre top model ora si dedica alla beneficenza |k Parigi, nuovo trionfo per la Schiffer che con altre top model ora si dedica alla beneficenza Addio trasgressione Chanel torna al classico PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Anche le top hanno un'anima. Che scena dietro le quinte di Chanel! Un grappolo umano assedia Claudia Schiffer e David Copperfield (vestito, al solito, di nero come un becchino). A un certo punto i due si chinano sulla carrozzella di un'adolescente paralitica. Baci, abbracci, strette di mano. Flash a più non posso. Così si viene a sapere che un gruppetto di indossatrici (fra cui anche Linda Evangelista e Karen Mulder) da tempo aiuta i portatori di handicap. L'associazione francese che raccoglie le donazioni delle modelle per i 170 giovani malati si chiama «Petit Prince». Un bimbo mostra il suo disegno alla Schiffer e lei lo accarezza complimentandosi per tanta bravura. Chi l'avrebbe mai detto che la calca villana - a mo' di muro nel backstage - nascondesse un gesto così meritevole! Da questa stagione per avvicinare Lagerfeld bisogna mandare un fax con tre giorni d'anticipo. La regola, però, vale soltanto per alcuni italiani che premono furibondi all'entrata. Nel backstage il grande Karl pontifica di fronte alle telecamere. Racconta che Brandy è tanto carina, vivace. E serve anche per tenere sveglie le altre, per creare competizione. Ma la ragazza dall'incedere sguaiato non è la sola bellezza a brillare nella sua scu- deria. I discorsi si confondono, il caos aumenta. Un classico del dopo-Chanel. «Non c'è differenza fra il giorno e la sera, i bustini vanno bene a tutte le ore - spiega Lagerfeld a una petulante cronista -. Li ho messi dappertutto, ridisegnano il busto», e enfatizzano il sedere, vorrebbe aggiungere, ma la calca lo spinge via. Il pubblico, che lo sta divorando vivo, ha ancora negli occhi la Schiffer. In tuta bianca da sposa e velo chilometrico, mentre rimane incastrata all'uscita della passerella. Persino lo stilista, arrivando in pedana, inciampa nel groviglio candido. Un coro di battimani accoglie il kaiser. Ha disegnato una collezione che avrebbe commosso Coco per tanta classicità. Ma dov'è il graffio irriverente? Le follie latitano. Forse è meglio così. Una regolata ci voleva. Il mercato esulterà. La collezione è super-vendibile. Tailleur e abiti scolpiscono il corpo con l'aiuto di corsetti anatomici e nervature che separano il tessuto a telini. Le gonne corte sono appena svasate al fondo. Questa sera Canale 5 trasmette il défilé per intero insieme con quello di Versace. Si vedranno gli ombelichi scoperti dalle giacchette cortissime, abbinate a gonne con la vita bassa. Rimbomberanno le urla che hanno accompagnato Claudia in pantaloni alla torero. In passerella si è vista final¬ mente Kate Moss. «Allora non è incinta come si mormorava», commentano i pettegoli. Non mancano le neomadri Stefanie Seymour, Kristen McMenamy e Nadege. Da Chanel questa volta l'accento cade sulla ricerca stilistica, sulle linee pulite che avvolgono il corpo negli chiffon Anni Venti. Volano piume di struzzo e camelie in lana di vetro. I colori vanno dal giallo ocra al rosso fragola, fino al nero. «L'alta moda non è arte, ma un artigianato meraviglioso che rivendico con tutte le mie forze. E' uno scoglio su cui arrampicarsi malgrado quel che ci circonda», ha detto ieri Emanuel Ungaro che non smette di sognare. Ossessionato dall'eleganza di un tempo la ripropone, riveduta e corretta, con il tocco magico di chi fantastica senza posa. Il suo abito da matrimonio sembra uscito da un quadro settecentesco. Pizzi, trine e sete cosparse di boccioli favoleggiano di dame d'antan. Signore che usavano scarpette rosse e turbanti, larghi cappelli punteggiati di fiori impacchettati nel tulle. Donne di grande eleganza che nel Duemila escono in tailleur sportivo, ma dalla giacchetta sontuosa, bordata con i motivi dei vasi Ming. Il pennello di Ungaro ancora una volta si intinge nel technicolor più ardito. Antonella Amapane |k Un modello di Ungaro presentato alle sfilate di Parigi. A destra, Lady Diana, che Valentino vorrebbe far sfilare per una sua collezione

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