« Un trionfo della scienza» di Bruno Ghibaudi

« « Un trionfo della scienza» Antinori esulta, ma contro di lui nuove accuse dagli psicologi ROMA. Pur sentendosi nell'occhio del ciclone, Severino Antinori fornisce soddisfatto l'ultimo bollettino medico: «Rosanna Della Corte si è alzata, ha camminato, si è truccata, sta allattando il suo splendido bambino e scoppia di felicità. Fra 5 o 6 giorni potrà tornare a casa». Quindi sottolinea con orgoglio: «Diventando mamma a 62 anni e 7 mesi, è in assoluto la partoriente più vecchia del mondo». Poi scende sui dettagli tecnici che hanno consentito questa «maternità surrogata», che sotto l'aspetto scientifico rappresenta in ogni caso un evento eccezionale. E parla di tecniche di micromanipolazione molto sofisticate, grazie alle quali oggi possono risolversi positivamente anche molti casi di sterilità che solo qualche anno fa erano considerati senza speranza. Il caso di Rosanna Della Corte ha connotazioni particolari. In menopausa da oltre dieci anni, non poteva più produrre ovociti. Gli spermatozoi del marito c'erano, ma risultavano piuttosto deboli. Per arrivare all'embrione da impiantare era pertanto necessario disporre di ovuli validi, fecondarli in vitro e impiantarli in utero. «Gli ovociti sono stati donati senza alcun compenso da un pool di donne che resteranno rigorosamente anonime - prosegue Antinori -. Per fertilizzare l'ovulo ho fatto ricorso alla tecnica di micromanipolazione Iesi (Intracytoplasmatic Sperm Injection), vantaggiosa nei casi in cui il numero degli spermatozoi vitali a disposizione risulta estremamente ridotto. Consiste nell'introdurre un solo spermatozoo, con l'aiuto di micropipette di vetro sottilissime, all'interno del citoplasma dell'ovocita». Ottenuto l'embrione, bisogna favorirne l'impianto in utero. E a questo fine entra in gioco un'altra tecnica sofisticata, denominata «Hatching». Permette di realizzare un'apertura di circa 20 millesimi di millimetro nella membrana esterna dell'embrione, incidendola con un sottilissimo raggio laser all'erbio. Negli embrioni fecondati in utero questa apertura si determina normalmente, mentre in quelli ottenuti in laboratorio si verifica soltanto una vol- ta su dieci. Così preparato, l'embrione ha potuto essere inserito in utero e avviare la gravidanza. Sui meriti scientifici di Severino Antinori l'ammirazione è unanime. Ma sull'uso che ne viene fatto la polemica sta diventando sempre più accesa. Il grande assente, in questa esplosione di soddisfazione da parte di genitori e medici, è il neonato, che sembra titolare più di doveri che di diritti. Il suo destino pare infatti quello di venire al mondo per colmare la solitudine di genitori attempati e per riempire il vuoto di un lutto prematuro. Sul suo diritto di avere una giovinezza come quella dei suoi coetanei si tende a sorvolare. «E'un bambino che rischia di essere identificato con il fratello morto e quindi di essere chiamalo a vivere una vita già vissuta, e questo è un fatto psicologicamente pesante» afferma lo psichiatra Paolo Crepet, per il quale il piccolo Riccardo «è frutto dell'egoismo dei genitori, che lo hanno voluto per risolvere un senso di colpa dovuto alla morte del primo figlio». In sintonia anche la valutazione di Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro: «Questo bambino rischia di essere trasformato in un contenitore di bisogni della mamma. E' frequente che i genitori non riconoscano il bambino per quello che è ma proiettino su di lui i propri desideri. Si tratta di violenze invisibili ma che lasciano il segno». Bruno Ghibaudi Rooanna Della Corte, la donna più anziana a diventare madre, in una foto di due anni fa

Persone citate: Antinori, Della Corte, Ernesto Caffo, Paolo Crepet, Rosanna Della Corte, Severino Antinori

Luoghi citati: Roma