«Voglio dare una sorellina a Riccardo»

«Non sono un'irresponsabile, gli offrirò più amore di quanto un bimbo abbia mai ricevuto» «Non sono un'irresponsabile, gli offrirò più amore di quanto un bimbo abbia mai ricevuto» «Voglio dare una sorellina a Riccardo» Parla la mamma-nonna LONDRA. Era sveglia, la signora Rosanna Della Corte, 62 anni, durante il parto di Riccardo, il bambino a cui ha dato lo stesso nome del figlio di 17 anni ucciso da uno schianto in moto. La mamma più anziana del mondo, ha raccontato la propria gioia al quotidiano inglese Daily Mirror: «Mi sentivo molto calma e serena. Quando il professor Antinori ha sollevato il mio bambino ho creduto che il cuore mi scoppiasse. Ho sentito piangere il neonato, e ho pianto anch'io». Domani il giornale pubblicherà in esclusiva le foto dell'evento. Anziché piangere, dottori e infermiere in sala parto si sono prodotti in un applauso scrosciante. «Poi mi hanno messo Riccardo vicino alla guancia e lui si è calmato subito - prosegue la donna -. Non credo che conoscerò mai più una tale felicità». 0 forse sì: come molte neomamme entusiaste, ha già voglia di farne un altro. Non sembra tener conto di nient'altro che della sua felicità materna. «Una sorellina sarebbe la sua compagna perfetta. Per me questo è veramente un bambino miracoloso. Credo che gli daremo più amore di quanto un bambino abbia mai ricevuto». Suo marito Mauro, 63 anni, barcolla un momento di fronte a quell'annuncio inatteso: «Mia moglie è sempre una ragazza di vent'anni dice al reporter inglese -. Un altro bambino sarebbe un amico per Riccardo». La signora stravede per il figlio nato da un ovulo di una donatrice e dallo sperma di suo marito: «Ho riconosciuto in lui le sembianze del mio ragazzo morto». La sua gravidanza delicata, che ha passato in gran parte a letto, Rosanna sperava di portarla a termine con una speranza: «Sentirmi di nuovo chiamare mamma». Non si era mai data pace per quel figlio morto in quel modo tre anni fa, e insisteva: «Non voglio sostituirlo, perché Riccardo non si sostituisce. Ma voglio dargli un fratellino. Volevamo dare una casa a un orfano ma ci hanno riso in faccia perché eravamo troppo vecchi». Così tentò sei volte la fecondazione artificiale nella clinica di Antinori. La settima è stata fluttuosa. «L'andirivieni della speranza è stato terribile rammenta il marito -. Ma il professore ci ha convinto a continuare a provarci». La puerpera si è fatta forza con la propria salute. Poche ore prima del parto aveva dichiarato orgogliosa al giornalista del «Mirrar»: «Il dottore mi ha detto che ho l'utero di una ventenne». Per Antinori ha parole di devozione: «E' stato lui a far sparire la tristezza dalla nostra vita e ci ha dato qualcosa che sarebbe stata impossibile altrimenti. Non sono un'irresponsabile. Ho sofferto e combattuto per avere questo bambino. Ora credo di meritarmela, la felicità». Lo scorso gennaio la signora Della Corte aveva difeso la sua scelta sottolineando che spesso una mamma giovane ha poco tempo da dedicare ai figli. Oggi ribadisce che l'età sta tutta nella testa: «Ci sentiamo di nuovo giovani e stiamo bene. Si può essere vecchi a settanta, ma anche a venti. Credo che ciascuno abbia il diritto di avere un figlio. Io non credo nella vita eterna: la vita, sono i figli che la continuano». Maria Chiara Bonazzi

Persone citate: Antinori, Della Corte, Maria Chiara Bonazzi, Rosanna Della Corte

Luoghi citati: Londra