Io sulla Luna con Armstrong di Vittorio Zucconi
Aldrin ricorda, 25 anni dopo Aldrin ricorda, 25 anni dopo Io, sulla Luna con Armstrong PHUNTINGTON ER trovarlo bisogna cercare - e che altro? la Luna. «Non si può sbagliare» mi aveva rassicurato il guardiano del quartiere di villette a Sud di Los Angeles dove vive Buzz Aldrin, il terrestre che calpestò per secondo, insieme con Neil Armstrong, la polvere di Luna esattamente 25 anni or sono, in questa stessa notte di luglio, e il guardiano aveva ragione. Dietro una curva nascosta dalla vegetazione mediterranea della riviera californiana, la Luna mi appare improvvisamente, incisa come un grido d'amore, sulle targhe delle sue auto. «Moon Again», dice una targa, voglio andare di nuovo sulla Luna. «Moon Gal», la ragazza della Luna, dice quella della moglie e «Mars Guy», invoca senza speranza la terza auto, una cabriolet, l'uomo di Marte. Sono arrivato alla casa dell'astronauta. Trovo infatti Buzz Aldrin nel garage, dove sta imprecando nello sforzo vano di montare il tettuccio rigido della sua Mercedes Pagoda 560. Una piccola scena straordinaria, se pensate che quest'uomo praticamente inventò la tecnica senza precedenti del «docking» spaziale, dell'accoppiamento celeste fra due corpi in volo alla velocità di venticinquemila chilometri l'ora. E adesso non riesce ad accoppiare un banalissimo tettuccio al corpo di una cabriolet. «Era più facile passeggiare sulla Luna che montare un tetto sull'auto?» Gli occhi azzurro-grigio pallido, luminosissimi, mi sorridono: «...Allora avevo 37 anni, oggi ne ho 62...». Vittorio Zucconi CONTINUA A PAG. 11 PRIMA COLONNA
Persone citate: Aldrin, Armstrong, Buzz Aldrin, Moon Again, Moon Gal, Neil Armstrong
Luoghi citati: Los Angeles
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