COME CAMBIARE di Roberto Martinelli

COME CAMBIARE COME CAMBIARE E, diventato un condannato a morte in attesa dell'esecuzione il decreto che ha aperto le porte del carcere all'ex ministro De Lorenzo all'ex deputato Di Donato, all'agente di cambio Rossi e a un imprecisato numero di imputati della Tangentopoli. Entrate in vigore il 14 luglio, le nuove norme che nascondono tra gli omissis una lunga serie di agevolazioni per i colletti bianchi della corruzione da sistema, hanno vissuto 5 giorni di agonia in una simbolica anticamera delle sentenze capitali, dopo che tutti hanno criticato il maldestro ricorso al decreto in una materia così delicata. Ma ora cosa succede? Nulla, quello che è stato è stato. Per una serie di ragioni. La prima è che il decreto è ancora formalmente in vita. Lo è come un ammalato in fase terminale le cui pulsazioni sono legate al funzionamento di una sorta di macchina cuore-polmoni. La macchina si chiama nel nostro caso Gazzetta Ufficiale che ha pubblicato il provvedimento in questione con il numero 440. Fino a quando sulla stessa Gazzetta non comparirà un altro atto avente forza di legge capace di annullarne gli effetti, il fantasma di quel primo decreto continuerà a vagare tra le aule di giustizia. La seconda ragione è che gli imputati liberati non torneranno in carcere automaticamente né oggi che il decreto è stato ufficialmente abbandonato al suo destino, né quando il Parlamento ne decreterà la morte naturale. Roberto Martinelli CONTINUA A PAG. 7 SESTA COLONNA

Persone citate: De Lorenzo, Di Donato