Vialli vuole una Juve che si diverte

Anche Umberto Agnelli ieri al Comunale per salutare la squadra in partenza per la Svizzera Anche Umberto Agnelli ieri al Comunale per salutare la squadra in partenza per la Svizzera Vietili vuole una Juve che si diverte Frecciata a Sacchi che lo aveva illuso: «In Usa troppo stress, gli altri erano più tranquilli» TORINO. Talvolta basta una frase per elettrizzare un ambiente. Se poi arriva dai piani alti, l'effetto è dirompente. Ieri, Umberto Agnelli è andato a salutare la sua nuova Juve nello spogliatoio del Comunale, come era suo costume negli Anni 5563, quando con un sorriso e parole rassicuranti dava tono alle grandi occasioni. Agnelli era con il direttore generale dell'Ifi, Galateri, e l'amministratore delegato bianconero, Giraudo. Si è rivolto ai giocatori indicando il destino della squadra con un imperativo, categorico ma non troppo: «Giocate, divertitevi, però vincete». Il primo a recepire il messaggio è quella lenza di Gianluca Vialli, che continua a fare il goliardo confermando, appena arrivato a Buochs e tramite un dirigente, la voce (falsa) secondo cui si sarebbe sposato con la fidanzata Giovanna il 30 giugno in Comune. Quel giorno però Gianluca era in Sardegna, così è stato smascherato. Ma torniamo all'intervista. Ieri, prima di partire, ha radunato i giornalisti per una zoomata su Sacchi, i nuovi, Baggio, se stesso, Lippi e Andrea Fortunato: «Si respira aria di rinascimento, tutto è nuovo di zecca. C'è clima da combattimento, per i nuovi sarà una pacchia adattarsi. Ci hanno chiesto di vincere. Divertire divertendoci, idea affascinante». Los Angeles, ultimo rigore, rincorsa, bum e palla alle stelle. Si accomiata così la figura di Baggio 1 da Usa '94. E il morale? «La Juve trarrà profitto dalla situazione: se è deluso vorrà riscattarsi, se è caricato andrà di slancio. So che cosa significhi sbagliare un penalty, diventa un incubo e te lo porti dietro per un po'. Robi è uno dei più grandi, è stato protagonista nella seconda fase mondiale. Lippi è un maestro nel ricostruire il morale e cementare il gruppo. Infine, Baggio tornerà rasserenato dall'Argentina, dove è andato a caccia. Dunque, dov'è il problema?». Sussurri e grida: Gianluca sarebbe furente con Sacchi, il et lo avrebbe chiamato prima del viaggio in Usa per chiedergli come si sentisse. «Bene», aveva risposto Vialli felice. L'interessato non conferma l'episodio. Ma ieri ha affrontato il tema Italia con stile e stiletto: «Aveva ragione Sacchi, prevedendo un Mondiale degli eccessi. Così è stato per gli azzurri. Troppo stress, la tensione si paga anche con i crampi. Forse gli altri erano più tranquilli. Comunque, in Italia non è facile essere spensierati, si passa presto dal carnevale al lutto. Nel Mondiale dei crampi e delle lacrime, l'Italia ha dato una lezione di calcio difensivo. Ha avuto un pizzico di fortuna, ma si è svegliato Robi. Però il Brasile ha strameritato il titolo». Rimpianti, invidia? «Sì - ribatte con sospiri - è meglio andare in Nazionale che stare a casa. Quando perdevamo 1 a 0 con la Nigeria pensavo d'aver fatto il miglior investimento della stagione. Poi si è sistemato tutto. E la voglia di stare con gli azzurri è tornata forte». E adesso che succederà? Vialli ribadisce di essere stato «investito di grosse responsabilità, si aspettano molto da me. In campo e nello spogliatoio. Spero di essere all'altezza e di non aver più guai fisici. Conto sul fisico, mi ha portato lontano. Sono stu¬ fo di vivere ai margini! Mando un pensiero a Fortunato, lo chiameremo da Buochs, è su di morale, gliene daremo altro, sicuri di vederlo presto fra noi». All'ultima raffica di domande risponde d'un fiato: spedisce carezze a Dino Baggio «che è uno dei più forti centrocampisti del mondo, il suo pressing è pazzesco! La Juve lo ha venduto perché si era svenata acquistando me, doveva recuperare quattrini... Gli auguro di far bene col Parma, che al pari della Roma ha acquistato alla grande. Ma niente male pure la Samp. Noi, con i nuovi arrivati validissimi, siamo più vicini al Milan, che avrà maggiori difficoltà a vincere ma è sempre in polo position». Ha finito, saluta. L'appuntamento è per oggi a Buochs, dove cominceranno i lavori forzati. «Nessun problema, ho lavorato in vacanza». E chiosa, con una risata: «Anche con la mia fidanzata...». Angelo Caroli «Baggio? 0 sarà caricatissimo o vorrà riscattarsi; io conto sul fisico, m'ha portato lontano» Vialli, altra burla: ieri ha detto d'aver sposato Giovanna Moro (a destra, con i genitori di Luca) A sinistra gli stranieri Sousa e Deschamps, entrambi venuti in Italia per puntare subito allo scudetto A destra, Gianluca Vialli con occhialini alla moda