Comit ha fretta di incassare di V. S.

L'operazione parte il 18 agosto, forse in programma nuove acquisizioni L'operazione parte il 18 agosto, forse in programma nuove acquisizioni Contit ha fretta di incassare Oggi chiede denaro ai soci MILANO. Lionello Adler, presidente di Comit, ha chiamato a raccolta per stamane gli azionisti. Devono approvare un aumento di capitale con warrant da 1050 a 1575 miliardi, in azioni ordinarie che saranno offerte a 3000 lire, di cui 2000 di sovrapprezzo. E dare anche mandato agli amministratori di decidere, se sarà il caso, altri aumenti. Ma dirà anche il presidente che, contrariamente a quanto annunciato al momento della privatizzazione, quando era stato assicurato che non ci sarebbero state richieste di danaro prima di sei mesi, che viceversa questa operazione partirà il 18 agosto. E' possibile che qualche azionista chieda le ragioni di tanta frotta, e forse Adler risponderà. O farà rispondere all'amministratore delegato e vicepresidente Luigi Fausti, che accentra ora nelle sue mani tutti i poteri operativi. In attesa di conoscere il perché di questa urgenza, probabilmente legata a progetti di nuove acquisizioni, scorriamo la lista dei principali soci della banca, predisposta appunto per l'assemblea di oggi. E dalla quale emergono fatti curiosi. Salta fuori, tra gli azionisti, la Cofelouf Company Limited, che fa capo a Luca Padulli. Un giovane finanziere assai concentrato nel suo lavoro che, qualche mese fa, era improvvisamente salito agli onori delle cronache per aver acquistato, sempre tramite Codelouf, il 4% circa di Montedison, partecipazione successivamente ridotta. Questa volta Padulli si è limitato allo 0,39% di Comit, per il quale si calcola abbia sborsato una ventina di miliardi. Dopo Padulli, incontriamo nell'elenco la Iniziative Pubblicitarie Europee del gruppo Monti con lo 0,48%, e a ruota la Fin Riwal con lo 0,47% e la siciliana Cofimer con lo 0,39%. Fin Riwal fa capo a Walter Ricchetti, Cofimer a Vincenzo Franza. Poi troviamo il gruppo Fondiaria che possiede lo 0,56%. Fra le persone fisiche, il capolista è Giuseppe Stefanel (ormai socio quasi «stori¬ co» di Mediobanca) che ha comperato cinque milioni di azioni, ovvero lo 0,48%. Segue Renato Cervi con una partecipazione dello 0,097% e un milione di titoli Comit. Mentre la famiglia Lunelli di Trento, proprietaria dello spumante Ferrari, ha investito circa sei miliardi per lo 0,12%, ripartito tra Franco, Giorgio, Luigi, Marcello e Mauro Lunelli. Invariata risulta la pattuglia dei grandi azionisti, già noti al momento della assemblea del 23 aprile scorso. Come la tedesca Commerzbank con il 3%, la francese Paribas con il 2,97%, Freres Bourgeois con l'I,92%, Generali con 1' 1,82, ma a questa quota bisogna aggiungere lo 0,991% di Gefina e lo 0,14% di Alleanza. Il nocciolo si completa con l'I,7% di Creditanstalt e l'l% di Burgo che si somma allo 0,96% di Gefiin. Non compare più la Cofilp Sim che aveva lo 0,57%, mentre Gemina ha spostato la sua quota dalla Investments alla capogruppo. Importante la presenza degli azionisti esteri. Quattro di loro, per un complessivo 9,6%. compaiono fra i primi dieci soci, cui fa capo il 16,5%. Su 92 soci che possiedono il 27,5% del capitale, depositato per partecipare alla assemblea di stamane, 25 sono stranieri e rappresentano il 13,2% del capitale. Quanto alle persone fisiche, che sono diciassette, cinque sono donne. Interessante sarà vedere oggi cosa questa truppa di soci chiederà agli amministratori. Posto che chieda qualcosa, e non si limiti a fare semplice atto di presenza. Come è più o meno accaduto nella assemblea di aprile, la prima postprivatizzazione, [v. s.]

Luoghi citati: Milano, Trento