Indagata segretaria di Biondi

Indagata segretaria di Biondi Indagata segretaria di Biondi Per la «monnezza-connection» Il ministro: prenderò iniziative ROMA. «La segretaria personale del ministro della Giustizia Alfredo Biondi è indagata per concussione nell'inchiesta sulla "monnezza connection": un intreccio tra camorra, massoneria ed esponenti politici soprattutto liberali». Lo afferma il prossimo numero del settimanale Famiglia Cristiana in cui si precisa che «Maria Tcresia Cerenzia (questo il nome della segretaria, n.d.r.) ha ricevuto un avviso di garanzia nell'aprile del 1993, ma la notizia è rimasta finora riservata. Ora i magistrati di Napoli avrebbero deciso di trasmettere gli atti dell'inchiesta alla procura di Roma. Ritengono infatti che il reato contesta¬ to, la pretesa di alcune centinaia di milioni di lire di tangenti in cambio di interventi sul ministero dell'Ambiente nel quale la signora Cerenzia ha a lungo lavorato prima con Biondi e poi con De Lorenzo, sia stato commesso a Roma». «Ad accusare la collaboratrice del ministro - prosegue Famiglia Cristiana - è l'imprenditore di La Spezia Ferdinando Cannavale, titolare della Tras.Fer.Mar., un'azienda che si occupa di riciclaggio di rifiuti, arrestato dopo le rivelazioni del pentito di camorra Nunzio Perrella. La Cerenzia ha sempre negato di avere chiesto soldi ammettendo solo di conoscere l'imprenditore». «Strabiliato» e «profondamente dispiaciuto» si è dichiarato il ministro di Giustizia Alfredo Biondi. «E' una cosa - ha commentato Biondi - che considero assolutamente incredibile. Conosco questa ragazza e proprio per questo la cosa mi strabilia. Mi disse che aveva avuto un avviso di garanzia, ma non sapevo di cosa si trattasse. Mi dispiace molto...». Biondi ha poi aggiunto: «Questa consequenzialità per cui si accoppia il mio nome a questo fatto è di una gravità sconvolgente. Mi accorgo che ci sono manovre che hanno un significato che prescinde totalmente da quello che sono i rapporti di carattere personale e anche professionale che sono del tutto esclusi dalla mia conoscenza». E il ministro di Grazia e Giustizia ha spiegato che «se la notizia si dimostrerà fondata saranno assunte tutte le opportune misure di ordine amministrativo». lAsca-Agi] Cento capi d'accusa per l'ex ministro appena scarcerato L'ex direttore del ministero della Sanità Duilio Poggiolini

Persone citate: Alfredo Biondi, Biondi, Cerenzia, De Lorenzo, Duilio Poggiolini, Ferdinando Cannavale, Maria Tcresia Cerenzia, Nunzio Perrella

Luoghi citati: La Spezia, Napoli, Roma