Mussi e Chamot nel girone dei sospesi di Piero Bianco
Dopo quattro mesi di intricate trattative restano ancora da risolvere i casi più difficili Dopo quattro mesi di intricate trattative restano ancora da risolvere i casi più difficili Mussi e Chamot nei girone dei sospesi Pagliuca, oggi sì all'Inter quelli ancora in cerca di fissa dimora, ecco nomi importanti: Branca, Pagliuca, Mussi, Hagi. Il primo ha giocato lo scorso anno nell'Udinese, Sensi lo ha preso promettendolo al Parma e minacciando deferimenti per «indebite intromissioni di altre società». Cioè dell'Inter, che voleva l'attaccante ed aveva trattato direttamente con lui. Così Branca ha rifiutato Parma (temendo di non giocare), fino a sabato pomeriggio, quando a Verona ha incontrato Scala che gli ha offerto garanzie. Firmerà domani o mercoledì, «liberando» Agostini che andrà al Napoli. Oggi l'Inter annuncerà l'ingaggio di Pagliuca (per lui, come per Mussi, è probabile ima riapertura-lampo di 48 ore del mercato azzurro, l'ennesima ipocrisia per salvare la facciata delle date ufficiali) ma dietro c'è una storia complicata. Zenga e Ferri sono già della Samp, in cambio del portiere nazionale più 7 miliardi. Pagliuca s'è accordato anche sull'ingaggio, dopo qualche problema, poi è saltata fuori la grana giudiziaria di Pellegrini (ancora agli arresti domiciliari). Tutto s'è bloccato per mancanza di fidejussioni bancarie sul conguaglio, da pagarsi in tre anni. E Pagliuca è rimasto a metà strada: fino ad oggi, quando le garanzie finalmente arriveranno. Mussi è già nella formazionetipo del Parma. Pure la sua posizione si è sbloccata nel vietatissimo periodo dell'embargo azzurro. Manca solo l'ufficialità. E che fine farà Di Chiara, promesso da tempo alla Juve e poi abbandonato dai bianconeri che gli hanno preferito il granata Jamì? Per Darko Pancev (a sinistra), 29 anni, un ripescaggio insperato. Branca e Pagliuca (sopra da sinistra) sono stati fino all'ultimo incerti sul proprio futuro, mentre grane economico-giudiziarie hanno bloccato il passaggio di Chamot (sopra ultimo a destra) dal Foggia alla Lazio Tra gli scontenti, c'è Sosa, destinato al Real Madrid ed ora «precettato» dall'Inter. «Non mi impegnerò - aveva detto - per non pregiudicare il mio futuro, se mi terranno per forza». E giù apprezzamenti su Bergkamp e Bianchi, che al raduno gli ha dato del gran maleducato. Sosa, sgridato e multato, sogna ancora la Spagna: Pellegrini lo darà se troverà un italiano affidabile. Scontento pure Chamot: da due mesi la Lazio gli fa la corte. Zeman lo vuole, Cragnotti e Casillo erano d'accordo. Poi le solite grane economico-giudiziarie. L'argentino è partito per il ritiro col Foggia in stato di depressione. Se ne andrà anche lui. Come Hagi, stella del Mondiale, tuttora ostaggio di Corioni che ha organizzato un'asta in grande stile fra Tottenham (5 miliardi) e Barcellona. I soldi servono al Brescia per prendere Battistini. Skuhravy è il capolista dei ribelli, nel più infernale dei gironi. Spinelli lo ha ceduto al Leeds United (che lo ha già convocato) ma l'attaccante rifiuta, bloccando l'arrivo a Genoa di Klinsmann (dal Monaco) o in subordine del giapponese Miura. Mercoledì, a Leeds, si discuterà il suo caso. Raducioiu è un «pentito»: dopo aver detto no all'Espanol, ha poi ceduto all'ultimatum milanista: vai o te ne stai a casa. Prepariamoci ora ad altri casi nuovi: in quali condizioni torneranno Asprilla e Caniggia dagli Usa? Troveranno posto? E Shalimov e Pancev, che futuro hanno nell'Inter di Bianchi? Niente paura, il mercato continua. Piero Bianco E il Brescia cerca un romeno al posto di Hagi
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