Capri, un'isola nel pallone di Antonella Rampino

Capri, un'isola nel pallone Capri, un'isola nel pallone Piazzetta vuota, tutti davanti alla tv A Roma, in Piazza del Popolo, s'è guastato il maxischermo che trasmetteva la partitissima tra Italia e Brasile e la polizia è dovuta intervenire per tenere a freno i tifosi più scatenati vittoria. Identica scena nella casa arrampicata sul monte Solaro di Raffaele La Capria, che oggi come allora ha visto la partita da solo con la moglie Ilaria Occhini. «Se l'isola è piena è perché sono tornati tutti coloro che in quella magica notte dell'82 erano a vedersi il Mundial a Capri» dice il sindaco Costantino Federico. Inedita invece la formazione Diego Della Valle-Wilhelm De Klerk-Luca di Montezemolo, in prima fila davanti al maxischermo della Villa II Fortino. Nel loggione, le signore Edwige Fenech e Donatella Girombelli, tifose con soave moderazione. Perché Capri serve anche a questo: a smentire il luogo comune che vuole gli stranieri - gli americani soprattutto - disamorati dal football. De Klerk, ospite in questi giorni nell'algida e son- tuosa casa arredata da Luigi Sturchio per Della Valle a Marina Piccola, è uno sportivo. E gli americanissimi ospiti della Scalinatella hanno fatto una colletta per comprare uno schermo a 36 pollici, che prima non c'era. Alla Pineta, invece, un gruppo di lia: caroselli a quattro ruote e clacson incastrati con il nastro adeviso. Una vera notte Mundial: maxischermi nella discoteche e nei ristoranti e poi tutti fuori a far casino. Comunque. Il match Italia-Brasile si è giocato, davvero, solo a casa di Beatrice Jannozzi, la regina delle notti romane della Prima come della Seconda Repubblica. Di qua Paolo Villaggio, di là Roberto Marinho, il tycoon brasiliano di Rede Globo. Vinca il migliore. Ma poi tutti, brasiliani e italiani, alla festa carioca di mezzanotte, data dal re delle telenovelas all'Hotel La Palma, e aperta a tutti i capresi. Caipirinha e tarantelle. Alle 4 del mattino si chiude. Naturalmente con babà e cappuccino. La piazzetta di Capri, regno dei turisti, non è stata quasi toccata dal grande entusiasmo dei Mondiali americani dodici giapponesi, alle 21, ha interrotto la cena e, in coro, ha intonato un «Haiku» di buon auspicio a una vittoria dell'Italia. Ad Anacapri, invece, parente povera e montana della piazzetta, pronti alla follia esattamente come in tutte le altre città d'Ita¬ Antonella Rampino

Luoghi citati: Anacapri, Brasile, Capri, Italia, Roma