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Sport LA STAMPA Lunedì 18 Luglio 1994 LOS ANGELES DAL NOSTRO INVIATO DOVE IL TIFO NON E'ARRIVATO ACAPRI Capri stai fermo e il Mundial ti gira intorno. Da Los Angeles riecheggiava tra le fresche fronde di Tragara l'inno nazionale, ma la luna caprese benigna e immemore delle tempeste galattiche su Giove veniva oscurata dai botti, tanti, partiti all'unisono alle 21,30 su tutta l'isola. Vetrina «Mundial» da Chantecler, il gioielliere di Jacqueline Kennedy, e cartello «torno subito» da Canfora, il pantofoliere di Jfk: i colpi di testa di Romario, le parate di Pagliuca e le sgusciate di Maldini si sono rincorse, en plein air, nelle arene televisive tra i bar in piazzetta e giù, lungo via Camerelle fino alla mitica Tragara. Ristoranti deserti, discoteche piene: alla Capannina, per discrezione, la grande tv era stata accesa in cucina. Gli ospiti hanno finito tutti per cenare lì. Al Pentotal, allo Zeus, megaschermi a tutto decibel e folla gelata nell'aria condizionata. Ma i preparativi erano rominciati molto prima. «Gennà, mi raccomando: stessi calzoni, stessa maglietta, se vuoi anche o' cappiello, e meglio assai sarebbe anche le medesime mutande». Le grandi manovre preMundial sono cominciate così, in piazzetta, a mezzogiorno, vedendosi con la solita comitiva di amici e raccomandandosi l'un l'altro anzitutto i riti scaramantici. L'anti-jella è consistita, su tutta l'isola, nel tirar giù i vestiti dalla soffitta, apparecchiare la stessa cena, stappare lo stesso spumante, insomma rimettere in scena il perfetto replay casalingo di quando davanti alla tv in una mitica notte del 1982 l'Italia vinse il Mundial contro la Germania. Perché a Capri il clacson non esiste, è bandito, interdetto, aborrito, esattamente come a Venezia. E allora, putipù. Dopo la partita, tutti per strada a fare ammunina con la folcloristica trombetta di carta locale, quella cara a Totò, per intenderci. E prima grande attenzione alle formazioni. Baggio-Baresi-Signori? No, Isotta-Trappetti-Sini • scalco. E cioè il musicologo Paolo, l'archeologo del costume Dino e l'antiquario Maurizio, gli stessi amici di quella notte di Sport 7 Bottiglie contro la polizia r