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Sono i rappresentanti di Oman e Yemen INTEGRALISMO Sono i rappresentanti di Oman e Yemen Algeri, sfida islamica Rapiti 2 ambasciatori ALGERI. La scomparsa degli ambasciatori dell'Oman e dello Yemen, Kasem Askar Djabran e Hilal Bensalem Benhamud, ha suscitato ieri nuovo allarme tra gli stranieri in Algeria, dopo la cinquantina di omicidi ai loro danni compiuti dagli integralisti islamici negli ultimi mesi, mentre in un inatteso discorso il presidente Liamine Zeroual ha ribadito la sua «ferma decisione» a perseguire un «rilancio nazionale» e una «reale rottura» con i metodi del passato «per salvare il Paese». I due diplomatici - hanno riferito i servizi di sicurezza sono scomparsi l'altra mattina (ma lo si è appreso solo ieri sera) nei dintorni di Khemis-elKechna, nella provincia di Boumerdes (una sessantina di chilometri a Est di Algeri), considerata a rischio per la presenza di gruppi armati dell'integralismo islamico. Gli scomparsi, ha riferito la polizia, si erano recati nella zona «senza informare le autorità algerine» e la loro autovettura è stata ritrovata incendia¬ ta a Ouled-Dehadj, trenta chilometri a Est di Algeri. Dal momento dell'annuncio della scomparsa dei due ambasciatori arabi «un importante dispositivo di ricerca» è stato organizzato nella zona, ma finora non sembra aver dato alcun risultato, mentre l'ipotesi di un rapimento è quella presa «in più seria considerazione» dalle autorità. Dal 3 luglio in Algeria non si hanno più notizie nemmeno del capocantiere italiano Ferruccio Franchini (49 anni, veronese) scomparso dal centro petrolifero di Hassi-R'mel, nel deserto, seicento chilometri a Sud di Algeri. Anche nel caso di Franchini, dipendente della Bentini, un'impresa di costruzioni di Faenza, l'ipotesi del rapimento sembra la più accreditata (l'auto del capocantiere è stata ritrovata abbandonata, con tracce di sangue su uno degli sportelli posteriori), mentre le ricerche avviate nella zona non hanno finora dato esito. [Ansa]