«La invito ad Arcore Risolveremo Osimo» di Andrea Di Robilant

Berlusconi e il premier sloveno, è disgelo Berlusconi e il premier sloveno, è disgelo «La invito ad Arare Risolveremo Osimo» TRIESTE DAL NOSTRO INVIATO «Venga a colazione da me ad Arcore ai primi di settembre e così potremo affrontare e risolvere questo problema». Nella saletta dell'Hotel Duchi d'Aosta dove da quasi un'ora si discute del contenzioso sui beni immobili in Slovenia, Silvio Berlusconi decide di concludere la riunione con questo invito rivolto al premier Janez Drnovsek. L'invito di per sé non risolve il problema che da mesi insidia i rapporti tra Roma e Lubiana: il governo italiano insiste perché gli italiani nati in Slovenia possano accedere al mercato immobiliare in quel Paese, mentre il governo sloveno risponde che, certo, se ne può discutere, ma l'Italia non può condizionare, come ha fatto finora, l'ammissione della Slovenia nella Ue a questo problema bilaterale. E tuttavia l'invito a colazione aiuta a rasserenare l'aria. «Berlusconi ci è sembrato molto meglio disposto nei nostri confronti di quanto non lo siano alcuni suoi funzionari», commenta il premier Drnovsek. E Berlusconi, che in politica estera punta molto sul rapporto personale con i leader, dice: «Se ci si guarda negli occhi si potranno trovare le soluzioni». La pregiudiziale italiana all'ammissione della Slovenia nella Ue sembra comunque molto più stemperata. Dice Berlusconi: ((Abbiamo garantito il nostro appoggio pieno all'ammissione nella Ue. Dal punto di vista concreto questo problema dei beni immobili non è importante. Semmai lo è dal punto di vista del principio. Ma io ho avuto l'assicurazione che una soluzione sarà trovata». Gli sloveni accolgono positivamente le parole di Berlusconi. «Mi sembra di capire che non ci sono più condizioni», dice il premier Drnovsek dopo l'intervento del presidente del Consiglio. E l'ambasciatore sloveno Marko Kosin conclude: «L'Italia ha sbloccato il suo veto». In realtà, dicono i diplomatici italiani, le cose non stanno esattamente così. L'Italia ha chiesto e ottenuto dall'Unione europea che l'associazione della Slovenia alla Ue non sia messa all'ordine del giorno nella riunione dei ministri degli Esteri domani a Bruxelles proprio per continuare a far pressione su Lubiana. Se ne riparlerà dopo l'estate. E nel frattempo il governo italiano spera che la Slovenia faccia dei gesti concreti per l'avvio di una soluzione. «Noi non subordiniamo l'associazione della Slovenia alla Ue alla completa e soddisfacente soluzione dei nostri problemi bilaterali», spiega il ministro degli Esteri Antonio Martino. «Ci rendiamo conto che questo tipo di condizionamento non è accettabile. Ma gli sloveni devono fare dei passi avanti, dei gesti di buona volontà». Andrea di Robilant Il presidente del Consiglio Berlusconi