Baggio o Baresi per far l'italia
finaSw f II et scioglierà soltanto in extremis i dubbi per la finale del Mondiale Baggio o Baresi per far Pitali / tormenti di Sacchi aspettando il miracolo LOS ANGELES DAL NOSTRO INVIATO Baresi o Baggio. L'Arrigo ha spiegato che affronterà la finale prendendo dei rischi ma non tutti insieme. Sa che l'Italia non potrebbe sostenere il peso di due uomini raschiati fino all'osso dagli infortuni c così ha annunciato che manderà in campo quello che finora ha deciso di più delle sue fortune: il Codino. Ma dopo l'allenamento alla Loyola University qualcosa può cambiare, perché Baresi oggi dà molte più garanzie dello juventino. Sarà comunque una squadra di porcellane preziose. Belle e frangibili. «Oltre a Baresi e a Roberto, abbiamo Donadoni, Albertini e Dino Baggio al limite della rottura», ha spiegato Sacchi mentre snocciolava la formazio¬ ne mai così ricca di parentesi, in prillici' c'è un centrocampo in sofferenza, la Nazionale cammina sui pezzi di vetro e l'Arrigo per una volta ha rinunciato al proprio principio per cui gioca chi sta meglio. Anche in questo c'è il senso di una partita assolutamente irripetibile. L'enigma non è Baggio, o almeno non è soltanto lui. Sappiamo che il Codino se andrà in campo imporrà lo spauracchio del nome più di quello delle proprie forze. Sarebbe un Fenomeno al 50 per cento, non gli vedremmo ripetere gli scatti che hanno schiantato la difesa bulgara in semifinale: c'è un problema di corsa al quale dovrà sopperire Massaro raddoppiando il proprio movimento, altrimenti la squadra mancherà di profondità e torneremo a vedere l'Italia del¬ l'esordio COUtllI l'i.il':. ).(! .'.CCl1.il (ÌCJ llliliiui- sl.ii invoco (ìi Cosiìisj'.hi mssoe da (jucsta ragione e dal fatto clic il turnover ha permesso a Massaro di presentarsi alla l'inalo fresco. Signori, e non Zola, è l'alternativa a Baggio. Con Zola l'Italia avrebbe mantenuto la stessa impostazione che ha con Baggio, con Signori sarà un'altra cosa. Avrà più velocità, e meno inventiva. La condizione di Baggio mette in forse Baresi, un altro che non ha nelle gambe il ritmo di un'intera partita. Le sue quotazioni salgono. Apolloni-Maldini, così come l'ha delineata Sacchi, sarebbe una coppia inedita, la più potente possibile, peccato che capiti nel giorno in cui non serviranno molto i centimetri dei difensori ma la loro agilità contro Romario e Bebeto, due attaccanti che po¬ ti oblici u abitare dentro una matrioska. La rapidità dei brasiliani e la tecnica nei passaggi brevi si farà sentire in area di rigore. La tattica del fuorigioco può essere una contromossa, ma per applicarla ci vorrebbe appunto Baresi. Senza lui e Costacurta non c'è chi ha l'abitudine a comandare i movimenti della difesa. Ad Atene contro il Barcellona ci provò Filippo Galli e fu un successo: Romario, che Capello ha ribattezzato «il serpente», per quanto sa essere infido, non vide palla. Qui i tempi giusti dovrebbe dettarli Maldini. La tattica anti-Romario potrà essere una sola, raddoppiargli costantemente la marcatura e costringerlo a giocare lontano dall'area o spalle alla porta. Facile a dirsi, meno a riuscirci. Anche contro la Bulgaria l'organizzazione difensiva degli azzurri era sembrata perfetta, eppure Sirakov era riuscito a infilarsi per creare l'azione del rigore. A centrocampo Dunga e Mauro Silva contro Albertini e Dino Baggio propongono il confronto tra coppie brave soprattutto a recuperare palla, ci sarà un gran pressing. Se fossero in condizione perfetta vedremmo meglio i due italiani perché sono più giovani, più veloci e sanno cercare il gol con più sicurezza. Ora però sono al minimo delle forze. E Donadoni non è da meno. Ma l'Arrigo preferisce non spostare l'assetto più logico (con Berti alla destra) per inserire Conte che dovrebbe giocare su una fascia, in un ruolo non suo. Marco Ansaldo usa'94 finaSw f Sotto il citi ParrGir.i mostra I dita: quarto titolo per il so.- Brasile o per l'Italia?
Luoghi citati: Atene, Barcellona, Brasile, Bulgaria, Italia, Los Angeles
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