E SEGRE AMAR SCRISSE AL DUCE

E SEGRE AMAR SCRISSE AL DUCE E SEGRE AMAR SCRISSE AL DUCE faccia fulva di leone sazio dopo il pasto») che resiste come specchio per Sion Segre Amar: «Oltre che dotato di un fine senso umoristico, era uomo dal forte carattere, mentre per me, e lo dico senza vergogna, il carcere rappresentò un'esperienza terribile, soprattutto perché rivelò a me stesso, prima ancora che ad altri, la fragilità del mio carattere, appunto». Il «cospiratore» Sion Segre Amar, dietro le sbarre, finisce nel '34. E' arrestato a Ponte Stresa, al rientro dalla Svizzera. Vi si era recato in missione antifascista con Mario Levi, direttore commerciale dell'Olivetti. A imporre l'alt sono i volantini scoperti dai gendarmi sotto la camicia di Levi, che riesce a mettersi in salvo gettandosi nel lago (lo tireranno a riva le guardie svizzere). Per l'amico congiurato comincia invece un triste viaggio, fra botte, interrogatori, reclusione (a Regina Coeli). Condannato a tre anni, di cui due abbuonati, esce anzitempo grazie alla lettera di sottomissione al Duce e alla mazzetta di quarantaduemila lire versata dal fratello a Pitigrilli perché corrompesse il Tribunale Speciale. Certo. Sion Segre Amar - lo ammette lui stesso - non ha la tempra del padre e della madre: «Se penso a loro - annota nei giorni del dubbio (scrivere o no la lettera al Duce?) -, ancora una volta lo spiraglio della libertà sembra rinchiudersi, la libertà diventa un sogno...». A Regina Coeli, Sion Segre Amar ritrova Leone Ginzburg, l'altro specchio severo, l'amico EI tanto in tanto Sion Segre Amar apre il secrétaire e vi tira fuori un ricordo, magari non inedito, epperò bisognevole di una postilla. E così, arricchiti di nuovi pigmenti, riappaiono il salotto giellista di Barbara Allason, il tram Numero Uno che sferraglia nella Torino anni Venti, il liceo D'Azeglio, la macchina americana... Volti, luoghi, oggetti ora accolti in Lettera al duce. Con un sottotitolo («Dal career tetro alla mazzetta») che nella prima parte rinvia a Carlo Levi, alle lettere ironicamente stoiche dell'autore di Cristo si è fermalo a Eboli «imbucate» alle Nuove di Tornio e a Regina Coeli. Non a caso si evoca Carlo Levi. E' l'amico d'infanzia («con quella Sion Segre Amar Lettera al duce Giuntina pp. 140. L 20.000

Luoghi citati: Eboli, Ponte Stresa, Svizzera